Walter è stato assolto, ma ora bisogna cambiare le cose

Walter è stato assolto, ma ora bisogna cambiare le cose

La notizia è stata comunicata direttamente dagli avvocati Claudio Miglio e Lorenzo Simonetti alla fine dell’udienza che si è tenuta presso il Tribunale di Arezzo: Walter è stato assolto, perché il fatto non sussiste.

Ed è una sentenza che, vista anche la richiesta di assoluzione da parte del Pm, mette la parola fine su questa vicenda, in attesa del processo d’appello dell’amico che gli bagnava le piante, che invece è stato condannato in primo grado a 1 anno e due mesi di carcere.

Ora però si apre un nuovo capitolo per la battaglia a favore dei pazienti. Lo ricorda con queste parole Antonella Soldo, coordinatrice della campagna Meglio Legale: "Walter è assolto ma il caso non è chiuso, ce ne sono molti altri aperti e ce ne saranno ancora se non cambiano le leggi. La storia di Walter De Benedetto denuncia la finta guerra alla droga in atto nel nostro paese. Questa è una propaganda che colpisce i più deboli, i più fragili. In queste situazioni ci sono molti pazienti e consumatori mentre i narcotrafficanti sono lasciati liberi di agire, avendo in mano il monopolio delle sostanze".

Dopo aver accompagnato Walter in questo periodo complesso, con l’appello diretto al presidente Mattarella sostenuto da oltre 20mila firme, Meglio Legale era presente ieri davanti al tribunale, insieme a l’Associazione Luca Coscioni, i Parlamentari On. Caterina Licatini (M5S) e On. Riccardo Magi (+Europa, nella foto accanto), il Segretario di Radicali Italiani Massimiliano Iervolino, esponenti di Volt e Giovani Democratici Toscana.

Presente anche il gruppo musicale Matti delle Giuncaie che alla storia di De Benedetto hanno dedicato un brano, “Matto”, scritto da Erriquez della Banda Bardò (scomparso lo scorso febbraio). Ma i presidi erano stati organizzati davanti ai tribunali di 18 città italiane, che hanno fatto sentire il proprio applauso nel momento in cui la sentenza è stata comunicata.

"I giudici hanno riconosciuto i termini del fatto e che non c'è alcuna volontà di spaccio", ha sottolineato l’avvocato Lorenzo Simonetti, che l’ha difeso insieme al collega Claudio Miglio.

E soddisfazione è stata espressa anche dalla nuova sottosegrertaria alle politiche antidroga Fabiana Dadone: "Oggi è un giorno storico. Walter De Benedetto aveva allestito una serra di marijuana per usare la sostanza a scopo terapeutico e lenire i dolori. 'Quella serra non era reato' e quindi oggi è arrivata l'assoluzione perché il fatto non sussiste. Questa sentenza è naturale, ovvia, scontata così come sono irrazionali le argomentazioni di chi dice che i malati hanno accesso alla cannabis terapeutica in Italia e che va tutto bene", ha scritto la ministra per le Politiche Giovanili in un lungo post su Facebook.

Ora è il momento di rilanciare la battaglia in favore dei pazienti chiedendo che vengano finalmente affidate licenze di produzione di cannabis medica anche ad aziende private, mettendo la cannabis a carico del servizio sanitario nazionale. Il tutto mentre in Commissione giustizia è in discussione la legge che potrebbe rendere legale l’autoproduzione di cannabis.

 

28 aprile 2021
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