La cannabis terapeutica è un'opzione di trattamento in Veneto, per pazienti che soffrono di determinate condizioni legate a malattie neurodegenerative e al dolore cronico. Tuttavia, ci sono condizioni e regole specifiche per l'accesso e il rimborso.
Accesso ai farmaci: In Italia, secondo il Ministero della Salute, i pazienti con condizioni come la spasticità associata a dolore causata da sclerosi multipla, nausea da chemioterapia o trattamenti contro l'HIV, dolore cronico, movimenti involontari del corpo (sindrome di Gilles de la Tourette), glaucoma e mancanza di appetito possono accedere alla cannabis terapeutica. Tuttavia, la cannabis non può essere la prima scelta terapeutica e viene utilizzata solo come "trattamento sintomatico di supporto ai trattamenti standard".
Rimborso: In alcune situazioni specifiche, la Regione Veneto prevede il rimborso della cannabis terapeutica per indicazioni come l'analgesia nel dolore cronico correlato a spasticità, dolore cronico (in particolare il dolore neurogeno), dolore cronico correlato a spasticità in pazienti con sclerosi multipla, analgesia nel paziente oncologico sintomatico, effetto anticinetosico ed antiemetico in nausea e vomito causati da trattamenti, effetto stimolante l'appetito nella cachessia, anoressia, pazienti oncologici o affetti da AIDS e nell'anoressia nervosa, effetto ipotensivo nel glaucoma resistente alle terapie convenzionali e riduzione dei movimenti involontari del corpo e facciali nella sindrome di Gilles de la Tourette. La rimborsabilità è valida solo per i cittadini residenti in Veneto.
Le forme farmaceutiche rimborsabili in Veneto sono i decotti ed estratti per la somministrazione orale e i dispositivi per vaporizzazione per la somministrazione inalatoria.
Prescrizione: In generale, qualsiasi medico registrato e abilitato può prescrivere cannabis terapeutica, ma i costi sono a carico del paziente. La prescrizione gratuita richiede la valutazione di un medico specialista e la compilazione di un Piano Terapeutico, che ha una durata massima di 6 mesi e deve essere redatto da medici specialisti delle strutture sanitarie pubbliche e ospedaliere private accreditate.
La prescrizione deve essere effettuata su una "ricetta rossa" per un massimo di 30 giorni e non deve includere le generalità del paziente, ma solo un codice di riferimento. Il prescrittore deve specificare le esigenze terapeutiche che giustificano il ricorso alla cannabis.
Compiti del medico specialista: Il medico specialista deve valutare l'adeguatezza del paziente, ottenere il suo consenso informato, redigere un Piano Terapeutico e prescrivere la terapia. La prima prescrizione deve essere effettuata da uno specialista, mentre i medici di medicina generale possono prescrivere successivamente basandosi sul Piano Terapeutico dello specialista.