I ricercatori dell’Istituto di Tossicologia e Farmacologia della University of Rostock, in Germania, hanno pubblicato un nuovo studio su alcuni processi intercellulari di distruzione delle cellule tumorali del polmone da parte dei cannabinoidi. Utilizzando linee di cellule cancerose e metastatiche derivate da un paziente affetto da tumore al polmone, i ricercatori hanno verificato che i cannabinoidi facilitano l’adesione della molecola proteica ICAM-1 sulle cellule tumorali. Questo aumenta la sensibilità delle cellule cancerose alla citolisi, che avviene quando una cellula si distrugge a causa di uno sbilanciamento biochimico. È possibile consultare quest’ultimo studio e una precedente ricerca sullo stesso tema .
ICAM-1 è una molecola detta di adesione cellulare intercellulare. Questa interagisce con il citoscheletro delle cellule e studi precedenti hanno dimostrato il suo ruolo nella regolazione delle cellule tumorali del polmone. Lo studio dell’Università di Rostock ha verificato il ruolo dei cannabinoidi nell’aumentare l’espressione di ICAM-1 e questo aumento è risultato responsabile di una maggiore suscettibilità delle cellule di cancro alla distruzione da parte delle cosiddette cellule killer attivate, un tipo di cellule immunitarie.
L’intensità dei processi di citolisi delle cellule malate dipendenti dall’azione della molecola ICAM-1 è stata valutata separatamente tramite esperimenti con CBD, THC e metanandamide, sostanza analoga ai cannabinoidi. In tutti i casi si è verificato un aumento nell’adesione delle cellule cancerose alle cellule killer LAK,che ha causato la distruzione delle cellule tumorali. Ciascun cannabinoide sperimentato non ha invece favorito la distruzione da parte delle cellule LAK delle cellule bronchiali epiteliali sane.
In sintesi, i risultati di questo filone di ricerca dimostrano che la sovraregolazione della molecola ICAM-1 indotta dai cannabinoidi sulle cellule cancerose del polmone determina una maggiore suscettibilità alla distruzione per citolisi. Prosegue quindi con ulteriori conferme alle precedenti ipotesi la comprensione dei meccanismi antitumorali e antimetastatici dei cannabinoidi sul cancro al pomone.
Stefano Mariani