La cannabis terapeutica è ben conosciuta dai pazienti oncologici. Un gran numero di pazienti in tutto il mondo la riceve come cura palliativa per far fronte ai sintomi della malattia come il dolore cronico e per combattere danni collaterali di radio e chemioterapie come la perdita dell'appetito.
Oggi alcuni scienziati stanno realizzano degli studi scientifici per indagare invece le possibilità della cannabis nel trattare e guarire direttamente il cancro. Uno degli ultimi studi scientifici è in corso al Technion-Israel Institute of Technology di Aifa e il giornale Haaretz ha di recente pubblicato i risultati preliminari. Nello studio di stanno analizzando gli effetti di 50 differenti varietà di cannabis su 200 tipi di cellule tumorali e secondo i risultati preliminari ottenuti nel 2015, i cannabinoidi hanno la capacità di rallentare la crescita del tumore e anche causare la morte delle cellule malate in un processo chiamato apoptosi, una forma di morte cellulare programmata. I risultati confermano quelli di uno studio italiano del 2013 realizzato dai ricercatori dell'Università di Camerino e guidato dalla dottoressa Maria Beatrice Morelli.
“I cannabinoidi – si legge nello studio italiano – sono una classe di lipidi bioattivi con un range di attività molto interessanti, tra le quali la capacità di ridurre la crescita dei tumori come il glioma, il cancro al seno, alla prostata, al colone alla pelle in diversi modelli animali. Agiscono inibendo la progressione tumorale a vari livelli: per apoptosi (forma di morte cellulare programmata), arresto del ciclo cellulare o autofagia, processo che ha il ruolo di liberare la cellula dalle proteine intracellulari mal impiegate o troppo vecchie, superflue o danneggiate, e dai microrganismi invasori, dando risposta per fornire nutrienti ed energia dopo l’esposizione a stress e sollecitazioni”.
Ora gli scienziati israeliani stanno cercando di capire come differenti combinazioni di cannabinoidi e terpeni, il loro dosaggio ed il metodo di somministrazione, possano avere effetto su diversi tipi di tumore.
"C'è una grande mole di studi scientifici che indica come i cannabinoidi inibiscano la crescita del tumore e causino la morte delle cellule tumorali", ha spiegato il dottor David Mieri, che guida il gruppo di ricerca israeliano. "Oltre ai cannabinoidi la cannabis contiene anche molti altri agenti terapeutici, come i terpeni e i flavonoidi che di solito sono presenti in basse quantità, ma possono avere effetti terapeutici, specialmente se utilizzati in combinazione con i cannabinoidi".
Nel 2015 è stato pubblicato uno studio, chiamato "The use of cannabinoids as anticancer agents", che fa una rassegna delle pubblicazioni scientifiche su cannabis nel trattamento del cancro che spiega con rimandi scientifici come funzionino le varie attività antitumorali dei cannabinoidi, facendo la rassegna dei lavori realizzati. Mentre nel 2014, sempre in Israele, era stato annunciato l'inizio di uno studio clinico, eseguito quindi su pazienti, per indagare le potenzialità del CBD puro del trattamento dei tumori solidi.
Redazione cannabisterapeutica.info