L'emendamento al ddl Sicurezza che dichiara illegale la cannabis light e mette a rischio le altre filiere, è stato approvato dal governo
L'emendamento al ddl Sicurezza che mette fuori legge la cannabis light, e che era stato accantonato, è stato invece approvato questa notte in Commissione.
E' un duro colpo per tutto il settore perché, mettendo fuori legge la lavorazione delle infiorescenze, oltre a colpire il settore della cannabis light e del CBD, mette a rischio anche le altre filiere della canapa industriale, come quella cosmetica e florovivaistica, ma anche quella della bioeidlizia o della produzione di olio alimentare.
Ogni pianta di canapa, infatti, produce un'infiorescenza che, al momento della rccolta, secondo la nuova legge andrebbe sotto il cappello del testo unico degli stupefacenti, diventando reato.
Essendo stato approvato in Commissione, ora, affinché diventi legge, dovrà affrontare i passaggi parlamentari alla Camera e al Senato, probabilmente entro fine agosto o all'inizio di settembre. Essendo un provvedimento molto importante per il governo, c'è la possibilità concreta che venga messa la fiducia, evitando qualsiasi discussione parlamentare.
“Il governo Meloni ha appena ucciso il settore della cannabis light nel nostro Paese: nella seduta fiume di questa notte in commissione alla Camera è stato infatti approvato l’emendamento al ddl sicurezza che equipara la cannabis light a quella con thc. Il governo Meloni, in preda alla furia ideologica, cancella una filiera tutta italiana, 11mila posti di lavoro. E pensano anche di aver fatto la lotta alla droga" è il commento di Riccardo Magi di Più Europa.
"Nonostante l'opposizione di tutte le associazioni nazionali agricole, e non solo quelle della canapa, che erano unite nel condannare il provvedimento che è illogico sia sotto un profilo giuridico che scientifico, succede che per la volontà ideologica di limitare questa pianta, si va a bloccare tutta la filiera, vietando la produzione e la lavorazione del fiore - ed è impossibile, anche per chi fa fibra, evitare che la pianta fiorisca - fermando un intero settore agricolo e la libera impresa", evidenzia l'avvocato Giacomo Bulleri parlando con Dolce Vita.