Purexis è un'azienda attiva nell’acquisizione di cannabis a qualità controllata e nella sua trasformazione in preparati a base di cannabinoidi con un costante controllo di sicurezza sui prodotti. Nella visione di business dell’azienda si trova la sostenibilità economica del prodotto offerto ai clienti e la collaborazione continua con professionisti, associazioni e aziende coinvolte in questa catena del valore. Il sistema qualità che governa il processo di produzione, stoccaggio e distribuzione di Purexis aderisce alle normative svizzere ed europee per i farmaci. Il gruppo dirigente è formato da Giuseppe Mantegazzi come direttore generale, Cesare Lepori responsabile legale, Maria D’Amelio e Hans Leimgruber direttori tecnici.
Fondata nel 2011, ha sede operativa nei pressi di Lugano e possiede l’autorizzazione Swissmedic, agenzia federale svizzera per i prodotti terapeutici, al commercio all’ingrosso e al dettaglio, oltre alla dichiarazione di conformità alle Good Distribution Practice svizzere e comunitarie europee. Il primo prodotto di Purexis si chiama PureCBD, cannabidiolo purissimo in polvere estratta con CO2 supercritica. Il prezzo varia dalle 40 euro (Iva esclusa) per la confezione da 10 capsule da 10mg fino ai 1050 euro (Iva esclusa) per 60 capsule da 50mg. Ecco le risposte alle nostre domande di Stefano Caverzasio (nella foto sotto), responsabile marketing e comunicazione dell'azienda.
Da quali competenze tecniche prende vita l’azienda?
Purexis nasce nel 2011 per rendere disponibili rimedi a base di cannabis efficaci e conformi ad elevati standard normativi e qualitativi. Nell’organico troviamo fin dall’inizio un farmacista, un medico e un ingegnere chimico, oltre ad alcuni informatori farmaceutici. Abbiamo poi stretto accordi con fornitori selezionati e sviluppato importanti contatti con professionisti ospedalieri e universitari interessati alle preparazioni a base di cannabinoidi. Queste collaborazioni sono risultate fondamentali per lo sviluppo dei nostri prodotti.
Dove vengono coltivate le piante e con quali procedimenti?
Le piante sono coltivate in Europa da aziende in grado di garantire totale assenza di contaminanti come funghi, batteri, muffe, pesticidi e fertilizzanti chimici, o residui come metalli pesanti e clorofille. Purexis ha verificato in prima persona e selezionato le coltivazioni per escludere i fornitori dei paesi dove le regolamentazioni e i controlli sono meno severi, che spesso immettono sul mercato prodotti di scarsa qualità a prezzi inferiori agli standard di concorrenza.
Avete condotto sperimentazioni su diverse linee genetiche?
Il cultivar Cannabis Sativa L. è la varietà dalla quale vengono estratte le preparazioni che offriamo attualmente. Grazie alla collaborazione con i produttori stiamo conducendo una ricerca su varietà ibride per differenziare il contenuto di cannabinoidi nei nostri prossimi prodotti. Lo sviluppo di genetiche stabili da cui ricavare estratti di qualità comporta lunghi tempi di ricerca e quindi ci avvaliamo del supporto di aziende che vantano già elevati standard qualitativi sull’intero ciclo produttivo. Oltre a questa collaborazione stiamo preparando le nostre linee guida per un processo di produzione diretta delle materie prime.
Qual è la sua opinione sulle differenti tecniche di estrazione?
L’esperienza di chi sviluppa i metodi di estrazione, purificazione e separazione dei cannabinoidi e degli altri principi attivi è fondamentale per la qualità degli estratti e per il controllo sugli effetti terapeutici. In passato si sono diffusi metodi di estrazione casalinga con solventi pericolosi come il butano, tossici come esano e alcool isopropilico, o con effetti collaterali come l’etanolo. Da queste estrazioni si ottengono concentrazioni eccessivamente variabili di cannabinoidi, terpeni e altre sostanze. Questi solventi restano come residui nel prodotto finale e causano un impatto ambientale che non permette di estrarre su larga scala in modo ecologicamente sostenibile. I nostri estratti di cannabinoidi sono ottenuti con un metodo ad anidride carbonica supercritica, che tramite cristallizzazione produce poi una polvere senza alcun residuo di THC, clorofilla, solventi o altre tossine. In questo modo il prodotto risulta completamente sicuro anche per soggetti molto sensibili o bambini. L’estrazione con CO2 supercritica è l'approccio migliore e più delicato in quanto è un metodo sicuro che opera a bassa temperatura. Ed è ecologico perché non crea emissioni o residui tossici da smaltire. La molecola di CO2 si trova ovunque in natura e nel nostro processo estrattivo viene recuperata a ciclo chiuso.
Sembra che alcuni prodotti risultino meno efficaci a parità di contenuto dichiarato. Questo dipende dal bilanciamento fra i cannabinoidi e con i terpeni?
Il tipo di estrazione impiegato condiziona, e in alcuni casi può compromettere l’efficacia dei prodotti ottenuti. Sul mercato si trovano prodotti artigianali di scarsa qualità, che non offrono analisi attendibili dei contenuti e certificazioni sui processi di produzione. Le capsule di PureCBD garantiscono invece concentrazioni di CBD prossime al 100% che finora hanno ottenuto ottimi riscontri dai clienti. Il nostro laboratorio sta studiando prodotti con mix di cannabinoidi e terpeni in olio tra il 2% e il 25% in CBD, anche se l’efficacia terapeutica di queste miscele rispetto al CBD puro è ancora da dimostrare. Consideriamo poi che il profilo di cannabinoidi e terpeni dipende dalla cultivar e dalle condizioni pedoclimatiche di produzione, e quindi risulta difficile mantenerlo perfettamente costante nel corso degli anni.
Come viene certificato il contenuto di principio attivo nei vostri prodotti?
Le nostre modalità operative ci impongono di verificare che ogni confezione sia associata a informazioni complete su ingredienti e materie prime, sulla provenienza, purezza e concentrazione. Ogni prodotto distribuito da Purexis indica un numero di lotto al quale corrispondono analisi di laboratorio HPLC e microbiologiche che ne certificano la qualità. L’origine organica del CBD e l’assenza di THC sono garantite dal metodo estrattivo. Purecbd è considerato un supplemento nella maggior parte dei paesi europei e non è richiesta un’autorizzazione doganale per il trasporto all’estero. in ogni capsula di Purecbd sono presenti 10mg, 25mg o 50mg di puro cannabidiolo vegetale integrato con vitamina C ed E.
Ci sono ostacoli alla produzione, al commercio e all’informazione sui concentrati di cannabinoidi?
Il CBD non è presente nelle tabelle delle sostanze ammesse e non esiste un valore limite, occorre tuttavia osservare svariate direttive sia per la produzione, sia per il commercio di piante e prodotti derivati contenenti CBD. La maggior parte delle nazioni non riconoscono ufficialmente alcuna proprietà terapeutica al CBD, quindi anche il nostro prodotto Purecbd risulta un supplemento, non un farmaco. È però evidente che la crescente domanda di estratti di cannabis, privi del principio attivo psicotropo è frutto di risultati reali su numerose patologie dimostrati da studi clinici, oltre che da informazioni di carattere aneddotico. La nostra attività di informazione si rivolge a medici, farmacisti, pazienti, associazioni e altri operatori della sanità, ma anche al più vasto pubblico interessato a una vita sana che in Europa sta prendendo coscienza del potenziale terapeutico dei cannabinoidi e che sta cercando fornitori affidabili di questi prodotti.
Stefano Mariani