Il Portogallo esporta grandi quantità di cannabis ma ne distribuisce poca ai suoi pazienti

Il Portogallo esporta grandi quantità di cannabis ma ne distribuisce poca ai suoi pazienti

L'accesso alla cannabis terapeutica rimane estremamente limitato per i pazienti

Nel 2023, il Portogallo ha esportato ben 11 tonnellate di cannabis, ma solo 17 chilogrammi sono stati venduti all'interno del Paese. Nonostante la legalizzazione dell'uso medico di cannabis e derivati, i pazienti continuano a dover ricorrere al mercato nero per procurarsela.

Paula Motta racconta come la cannabis medica abbia trasformato la vita della sua figlia affetta da sindrome di Dravet, riducendo drasticamente le crisi epilettiche nonostante fosse illegale nel Paese fino al 2017. Per portare avanti la sua battaglia ha costituito l'associazione Mothers for Cannabis.

La cannabis terapeutica in Portogallo

Nel 2018 il Portogallo ha regolamentato l'uso medico della cannabis, ma l'accesso rimane estremamente limitato per i pazienti. Attualmente, l'unico prodotto disponibile per la vendita è il fiore di cannabis di un produttore canadese, venduto a un prezzo notevolmente superiore a quello del mercato nero e non rimborsato dalle assicurazioni sanitarie. Questo prodotto può essere prescritto solo per sette condizioni specifiche quando tutte le altre opzioni non hanno sortito effetti (una caratteristica in comune con la legge italiana, ndr).

Le aziende farmaceutiche, attratte dalla legalizzazione della cannabis medica, hanno creato siti produttivi nel Paese, ma la maggior parte della cannabis prodotta viene esportata. Solo nel 2023, oltre 11 tonnellate di cannabis medica sono state esportate, mentre le vendite interne sono rimaste a soli 17 kg. Somai Pharmaceuticals, una delle aziende nel settore, ha dichiarato che nonostante il Portogallo sia un leader nell'infrastruttura per la cannabis nell'UE, il mercato interno rimane piccolo e limitato.

Il dibattito sulla cannabis in Portogallo include anche la questione dello stigma associato al suo uso, con molti medici ancora poco informati sui benefici dei cannabinoidi. Carla Dias, presidente dell'osservatorio portoghese per la cannabis, sottolinea che la scarsa varietà di farmaci disponibili e i metodi di somministrazione limitati contribuiscono alla bassa diffusione della cannabis medica.

I possibili sviluppi nel futuro

Il Portogallo ha la possibilità di seguire l'esempio di altri paesi europei, come la Germania o l'Italia, che permettono alle farmacie di vendere preparazioni magistrali di fiori ed estratti di cannabis su prescrizione medica. Con l'iscrizione di nuovi prodotti alla registrazione nazionale e l'approvazione recente di tre nuovi prodotti, la speranza è che l'accesso alla cannabis migliori nel prossimo futuro, anche in considerazione dell'iniziativa dei cittadini europei per migliorare l'accesso alla cannabis medica nell'UE.

Questa situazione sottolinea la crescente necessità di politiche più inclusive che garantiscano l'accesso ai trattamenti necessari ai pazienti, superando gli ostacoli burocratici e i pregiudizi associati all'uso della cannabis.

6 maggio 2024
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