Il Portogallo potrebbe diventare l'hub europeo della cannabis medica

Il Portogallo potrebbe diventare l'hub europeo della cannabis medica

Attualmente più di 60 aziende sono autorizzate a coltivare, produrre o distribuire prodotti a base di cannabis terapeutica

Più di 60 aziende in Portogallo sono già autorizzate a coltivare, produrre o distribuire prodotti a base di cannabis terapeutica, ma ce ne sono altre 170 che hanno fatto richiesta per l'autorizzazione e attendono ill responso del governo. 

La cannabis terapeutica portoghese intanto continua a crescere per produzione ed export, meno nell'uso domestico, con i pazienti che lamentano difficoltà nell'accesso ai farmaci derivati dalla cannabis. 

Portogallo e produzione di cannabis

"Dovremmo essere il nuovo El Dorado della produzione di cannabis terapeutica", ha affermato all'AFP l'agronomo Jose Martins della società farmaceutica portoghese FAI Therapeutic che produce circa 30 tonnellate di fiori di cannabis all'anno. "Nessun altro paese in Europa ha condizioni ambientali migliori", ha inoltre dichiarato Martins, "dimenticandosi" di Paesi come la Spagna, che ancora attende una legislazione chiara sul tema, e soprattutto dell'Italia, dove la produzione di cannabis è monopolio statale, senza però riuscire minimamente a coprire il fabbisogno dei pazienti, mentre il bando per estendere la produzione ai privati è finito nel dimenticatoio. 

Lo scorso anno, il Portogallo ha esportato circa 12 tonnellate di prodotti terapeutici a base di cannabis, principalmente in Germania, il mercato più grande d'Europa, nonché in Polonia, Spagna e Australia, secondo l'agenzia nazionale per i farmaci, Inframed. Nel 2023 le tonnellate erano state 11. 

Il boom delle esportazioni

È un percorso ininziato all'indomani della legalizzazione della cannabis medica nel Paese, avvenuta nel 2018. Già nel 2021 le esportazioni di cannabis erano aumentate in modo esponenziale rispetto all'anno precedente, con un incremento del 600%: se nel 2020 il Portogallo aveva venduto al di fuori dei confini nazionali 4,5 tonnellate di cannabis prodotte nel Paese, nel 2021 ha raggiunto la cifra record di 30 tonnellate di infiorescenze, apice delle esportazioni fino ad oggi. 

Il boom portoghese è alimentato dalla crescente domanda globale di cannabis terapeutica per il dolore cronico, gli effetti collaterali della terapia contro il cancro, alcune forme di epilessia e altri disturbi.

"Il Portogallo è chiaramente all'avanguardia tra i paesi europei nella produzione di cannabis per uso medico", ha affermato Jose Tempero, direttore medico di Tilray, azienda che ha scommesso subito sul Paese e sulla produzione di cannabis, con il progetto di produzione avviato all'indomani della legalizzazione con un investimento di 20 milioni di euro e la creazione di 100 posti di lavoro.

Cannabis in Portogallo e i problemi per i pazienti

L'unico problema, ad oggi, resta il mercato interno, con i pazienti che lamentano il difficile accesso alle cure. Attualmente, l'unico prodotto disponibile per la vendita è il fiore di cannabis di un produttore canadese, venduto a un prezzo notevolmente superiore a quello del mercato nero e non rimborsato dalle assicurazioni sanitarie. Questo prodotto può essere prescritto solo per sette condizioni specifiche quando tutte le altre opzioni non hanno sortito effetti (una caratteristica in comune con la legge italiana, ndr).

Il dibattito sulla cannabis in Portogallo include anche la questione dello stigma associato al suo uso, con molti medici ancora poco informati sui benefici dei cannabinoidi. Carla Dias, presidente dell'osservatorio portoghese per la cannabis, sottolinea che la scarsa varietà di farmaci disponibili e i metodi di somministrazione limitati contribuiscono alla bassa diffusione della cannabis medica.

13 febbraio 2025
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