Partirà da Cerignola la prima produzione italiana di CBD farmaceutico. Il consorzio Bio Hemp Farming, che per primo ha ricevuto in Italia l'autorizzazione a cedere la biomassa ad un'officina farmaceutica per l'estrazione di principi attivi, ha comunicato che domani inaugurerà la nuova struttura che permetterà la lavorazione criogenica della canapa, prima di cederla per la trasformazione.
Il nuovo centro criogenico per il trattamento delle infiorescenze di canapa presso Bio Hemp Farming, che comprende l'azienda Bio Hemp Trade e la Cooperativa Palma d'Oro, permetterà la lavorazione del prodotto fresco, mantenendo tutti i componenti della pianta per la successiva estrazione farmaceutica del principio attivo CBD (cannabidiolo).
La linea di crioselezione per la canapa
“La linea di crioselezione della canapa sviluppata dalla Cooperativa Palma d’Oro in collaborazione con Bio Hemp Trade ha consentito un miglioramento della filiera di produzione del materiale di partenza per estrazione di principi attivi a scopo farmaceutico in termini di stabilità e di sicurezza garantite da un processo su scala industriale veloce, sicuro ed efficiente”, spiega Marcello Scarcella, l’agronomo responsabile delle coltivazioni, sottolineando che: “È una metodica che presenta diversi vantaggi, come l’incremento della capacità lavorativa, la maggiore sicurezza e salubrità del prodotto, la conservabilità e la stabilità nel tempo dei principi attivi e una maggiore efficienza che si traduce in un minor consumo energetico”.
Un filiera italiana per la canapa industriale e la produzione di CBD
Secondo il Corriere della Sera, "Con questa iniziativa si completa il progetto del consorzio, che oltre a rivolgersi al settore industriale adesso si vuole concentrare sulla farmaceutica". Il riferimento è alla prima struttura aziendale, inaugurata l'anno scorso, che si occupa della lavorazione agro-industriale, in particolare sulla lavorazione del canapulo per la bioedilizia, e sulla ricerca e sviluppo nell'utilizzo degli altri derivati della pianta, come la fibra.
Il progetto si completa dunque con una filiera tutta italiana per l’estrazione dei principi attivi da cui produrre farmaci a base di CBD. Spiega Crocetta al Corriere: "A livello globale tutte le più grandi aziende farmaceutiche stanno iniziando a lavorare su questa molecola perché cresce sempre di più la consapevolezza da parte sia della classe medica sia dei pazienti dell’utilità di questi farmaci per patologie che vanno da quelle neurologiche a quelle dermatologiche".
Redazione di Cannabisterapeutica.info