"Siccome lo Stato non mi garantisce il diritto di cura io mi appello all'articolo 32 della costituzione e al suo garante". E' questo il cuore dell'appello di Walter De Benedetto rivolto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Un video-appello, sostenuto da Meglio Legale, che è stato sottoscritto da oltre 20mila cittadini. Ora quelle firme, dopo essere state inviate via pec direttamente alla presidenza della Repubblica, sono state consegnate a mano al Quirinale da una delegazione di Meglio Legale guidata da Marco Perduca, ex senatore ed esponente dell'Associazione Luca Coscioni che da subito ha sposato questa battaglia di civiltà.
"C'è qualcuno che ha un problema di salute molto grave, che ha identificato una terapia, ma che non è riuscito ad avere la quantità necessaria del prodotto per far fronte alle proprie esigenze, condivise e sottoscritte dal medico", riassume Perduca facendo riferimento al fatto che, dalla Asl di riferimento, non riuscivano a garantire a Walter il quantitativo di cannabis che gli era stato prescritto. Ecco perché Walter si è fatto aiutare da un amico a coltivarla, che è poi il motivo per il quale andrà a processo il prossimo 27 aprile.
All'appello diretto a Mattarella, come ha raccontato la portavoce della campagna, Antonella Soldo, ha aderito anche Emma Bonino che si è espressa così: “La storia di Walter è una storia di crudeltà non necessaria. Io mi chiedo se è criminale Walter o magari lo siamo noi che ci giriamo dall’altra parte perchè una cosa è certa: il dolore non aspetta!”.
Nel frattempo, in Commissione giustizia, è iniziato il dibattito sulla legge che modificherebbe il testo unico sugli stupefacenti per legalizzare l'autoproduzione di cannabis, per Walter, e per tutti gli altri pazienti che sono nelle sue stesse condizioni.
Redazione di Cannabisterapeutica.info