Accade in Puglia, grazie a un accordo tra Farmalabor e l'Università di Bari
Un centro regioinale per studiare la cannabis, sia a livello medico che industriale, e condividere i risultati con le aziende del Servizio Sanitario Regionale, le forze dell'ordine e gli imprenditori del settore.
Si chiama CORE-C, ed è un progetto nato grazie alla sinergia tra l'azienda Farmalabor e il Dipartimento di Farmacia e Scienze del Farmaco dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
CORE-C: il centro di ricerca per la cannabis finanziato dalla Regione Puglia
L'idea è stata coordinata dal prof. Nunzio Denora e finanziata dalla Regione Puglia e dall'Agenzia Regionale per la Salute ed il Sociale AReSS, "nel solco di un'azione pilota di ricerca e innovazione lanciata dalla Giunta regionale nel settore della cannabis", come recita il comunicato dell'università.
"Si consolida e prosegue, in questo modo, il percorso di collaborazione già avviato con successo tra l'azienda di Canosa di Puglia leader in Italia per l'innovazione nel settore della cannabis medicinale ed unica azienda italiana autorizzata dall'AIFA a produrre estratti di cannabis ed il Dipartimento di Farmacia dell'Università di Bari", si legge, per attuare: "Una sinergia proficua che prevede la condivisione delle reciproche expertise e che ha già condotto alla realizzazione di un Centro di ricerca, alta formazione e trasferimento tecnologico articolato in due sedi fisiche (Canosa di Puglia, sede di Farmalabor, e Bari, sede dell'Università e del Dipartimento di Farmacia - Scienze del Farmaco) che aspira a diventare soggetto di riferimento non solo di livello regionale, ma anche nazionale ed internazionale in quest'ambito".
Lavorare in sinergia per far crescere il settore
Soddisfazione è stata espressa da Sergio Fontana, amministratore delegato dell'azienda, che ha plaudito alle politiche di ricerca e innovazione definite e attuate finora dalla Regione Puglia nel solco delle quali si inserisce la costituzione del CORE-C: "Nel campo della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale è assolutamente fondamentale che gli attori del sistema della conoscenza e del sistema produttivo siano messi nelle condizioni sistematiche di lavorare in sintonia e sinergia", il suo commento.
Per il Rettore Stefano Bronzini: “Oggi la ricerca farmacologica rappresenta una delle frontiere d’avanguardia dell’innovazione ma per poter essere competitivi è necessaria un’integrazione sempre maggiore tra impresa e ricerca. La collaborazione con Farmalabor ormai consolidata da tempo è un esempio virtuoso proprio di quella sinergia tra imprese e università che ha importanti ricadute dal punto di vista della qualità della vita e del benessere sociale”.