L'Epidiolex, l'estratto sperimentale di CBD prodotto dalla società britannica GW Pharmaceuticals, ha prodotto risultati promettenti in un piccolo studio su bambini con epilessia resistente ai trattamente tradizionali. Le ultime scoperte seguono una valutazione di 27 bambini e giovani adulti con epilessia ai quali è stato somministrato il farmaco che non contiene THC in due ospedali degli Stati Uniti nella forma di sciroppo aromatizzato alla fragola e lime per due volte al giorno.
La GW ha dichiarato in giugno che, dopo 12 settimane di terapia, i risultati nello studio open-label sono stati "incoraggianti", con una riduzione della frequenza delle crisi superiore al 50%. Ora l'intenzione è quella di iniziare una sperimentazione clinica di Fase II/III nella seconda metà dell'anno. Il CBD può aiutare i bambini con gravi sindromi epilettiche come quella di Dravet e di Lennox-Gastaut, dove gli attacchi epilettici spesso persistono nonostante le alte dosi di farmaci antiepilettici.
Intanto anche in Scozia un team di ricercatori dell’Università di Edimburgo ha fatto domanda per avere il permesso di studiare questo tipo di trattamento. Il dottor Richard Chin, neurologo pediatrico presso il Muir Maxwell Epilepsy Centre dell’Università di Edimburgo, ritiene che il farmaco possa essere in grado di aiutare coloro che non rispondono ai trattamenti tradizionali. "Inoltre – spiega il dottore – il farmaco migliora il comportamento e la cognizione dei pazienti. Uno degli aspetti interessanti del CBD è che non solo contribuisce a diminuire le crisi epilettiche e ad aumentare il lasso di tempo che passa tra una crisi e l’altra – ma migliora anche il comportamento e la cognizione. Se metti un bambino in terapia intensiva puoi anche fermare le sue convulsioni, ma non fai nulla per la sua qualità della vita, per la sua capacità cognitiva e per la sua famiglia. Un farmaco che blocca gli attacchi e porta anche un miglioramento cognitivo è piuttosto sorprendente".
Redazione Cannabisterapeutica.info