La cannabis è stata inserita nella manovra fiscale presentata ieri in Senato. Si tratta di un decreto con il quale sono stati approvati diversi emendamenti che prendono spunto dalla legge Miotto, che era stata di recente approvata alla Camera. Il testo era arrivato al Senato ma avrebbe avuto la strada sbarrata proprio dal decreto fiscale e dalla successiva manovra, che va approvata prima della fine dell’anno e del probabile scioglimento delle Camere per andare al voto in primavera. Di qui la decisione di agganciare il pacchetto sulla cannabis a un provvedimento sicuro di arrivare fino al traguardo. Il decreto è stato approvato già oggi in Senato ed ora passerà alla Camera: il termine ultimo per essere convertito in legge è il prossimo 15 dicembre.
Diversi gli emendamenti presentati da M5S, MDP e PD che prevedono la prescrizione della cannabis a carico del Servizio Sanitario Nazionale per superare le differenze create dalle leggi regionali.
Non solo, perché per la cannabis terapeutica vengono stanziati 2,3 milioni di euro per potenziare la produzione da parte dello stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. Secondo il ministro della Salute Beatrice Lorenzin: "L’obiettivo è di garantire il soddisfacimento dell’intero fabbisogno nazionale di cannabis terapeutica, pari a circa 350 chilogrammi l’anno, senza dover più ricorrere all’importazione del prodotto da altri Paesi dell’Unione europea".
Inoltre nel decreto viene prevista la possibilità di estendere ad altri enti e imprese, oltre allo Stabilimento di Firenze, la possibilità di coltivazione di cannabis seguendo i protocolli del ministero e le regole fissate allo stabilimento toscano.
Redazione di cannabisterapeutica.info