Sta per entrare in servizio in Canada, nello stato dell’Ontario, il più grande e avanzato impianto di coltivazione legale della cannabis al mondo. La CEN Biotech, azienda creata allo scopo dalla società di integratori alimentari Creative Edge Nutrition, ha investito 20 milioni di dollari per conquistare il mercato canadese. I pazienti autorizzati all’uso di cannabis terapeutica in Canada sono attualmente 40mila e le previsioni parlano di 500mila entro i prossimi due anni. Cifre che giustificano un impianto in grado di produrre in un anno 590 mila chilogrammi di infiorescenze provenienti da 50 differenti varietà per un incasso teorico di 5 milioni di dollari.
La nuova “fabbrica di cannabis” è uno dei primi risultati della MMPR, la nuova legge canadese in materia di cannabis terapeutica, di cui abbiamo già parlato in questo articolo. D’ora in poi i pazienti dovranno acquistare i prodotti unicamente presso grandi produttori autorizzati e di conseguenza i piccoli coltivatori e i dispensari devono lasciare spazio alle nuove grandi organizzazioni della cannabis medica.
Il nuovo impianto è dotato delle più avanzate tecnologie di sicurezza, controllo di qualità e tracciamento della produzione. Gli ospedali, i medici e i pazienti autorizzati potranno entro breve tempo ordinare il medicinale sul sito web di CEN Biotech. “Il nostro impianto è progettato con gli stessi criteri di una fabbrica per la produzione di medicine”, dichiara l’amministratore delegato Bill Chaaban (nella foto). “Il sistema canadese è di fatto giunto alla legalizzazione e noi siamo pronti ad offrire cannabis di qualità certificata a un gran numero di pazienti. La nostra capacità produttiva di permetterà inoltre, appena le leggi lo consentiranno, di competere anche sul mercato statunitense”.
Viste le dimensioni del mercato, il super impianto di produzione della CEN Biotech non sarà certo l’unico fornitore. Diverse aziende stanno oggi terminando l’iter burocratico richiesto dalla nuova legge canadese per ottenere l’autorizzazione alla fornitura di cannabis. Società come Tweed, Tilray e Cannimed sembrano i concorrenti più accreditati, mentre nella comunità di pazienti, consumatori e piccoli produttori si accende il dibattito su un futuro che sembra ancora una volta favorire vecchi e nuovi monopolisti.
Stefano Mariani