La Fondazione nazionale americana per l'epilessia supporta l'uso della cannabis terapeutica

La Fondazione nazionale americana per l'epilessia supporta l'uso della cannabis terapeutica

La Fondazione nazionale americana per l'epilessia, organizzazione no profit con oltre 47 affiliate negli Stati Uniti, ha dichiarato di supportare ufficialmente l'uso medico della cannabis. Nel comunicato oltre a citare numeri e prove scientifiche ha chiesto cambiamenti politici a livello statale e federale per agevolare l'accesso alla cannabis medica per i pazienti e la ricerca scientifica.

Nel testo scritto con il sostegno del presidente del Comitato Consultivo professionale Nathan Fontana e con la consulenza e il supporto di una serie di altri professionisti, si può leggere come: "2,3 milioni di americani vivono con l'epilessia, una condizione neurologica che include crisi epilettiche ricorrenti. Più di 1 milione di loro vivono con convulsioni non controllate . Alcune di queste persone possono essere aiutati da un intervento chirurgico o altri trattamenti non farmacologici , ma per molti , nessuna risposta è ancora stato trovato. Le persone con convulsioni non controllate vivono con il continuo rischio di gravi lesioni e la perdita della vita".

"La Fondazione Epilessia sostiene i diritti dei pazienti e delle famiglie che vivono con convulsioni ed epilessia per accedere alle cure mediche dirette, compresa la marijuana medica. Nulla deve ostacolare dei pazienti che accedono ad trattamento potenzialmente salva-vita . Se un paziente e gli operatori sanitari ritengono che i potenziali benefici della marijuana medica per l'epilessia superano i rischi, le famiglie devono avere tale opzione disponibile subito, non tra cinque o dieci anni. Per le persone che vivono con gravi crisi epilettiche non controllate, il tempo non è dalla loro parte. E' una scelta difficile che dovrebbe essere fatta da un paziente e dalla famiglia aiutata da un gruppo medico".

Poi si chiede "di porre fine alle restrizioni della Drug Enforcement Administration (DEA) che limitano le sperimentazioni cliniche e di ricerca in marijuana medica per l'epilessia. Ci complimentiamo con recenti decisioni che hanno permesso la sperimentazione clinica di cannabidiolo (CBD) in diversi stati . Alcuni componenti della marijuana medica , compreso il CBD, si sono dimostrati efficaci in studi sugli animali e ci sono stati incoraggianti rapporti aneddotici di pazienti".

Infine, conclude il comunicato: "In passato, quando le terapie non ancora approvati dalla Food and Drug Administration ( FDA ) erano disponibili all'estero e ne ha potuto fruire solo coloro che potevano permettersi di viaggiare, ci siamo battuti per l'accesso compassionevole. Siamo qui per continuare la lotta".

 

6 marzo 2014
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