I consigli della veterinaria Elena battaglia per dare ai nostri animali una vita più longeva e scevra da dolore
I nostri cani e gatti vivono fortunatamente sempre più a lungo e man mano che invecchiano devono affrontare i “dolori” dell’età. Purtroppo, a causa di malattie genetiche, a volte i “dolori” arrivano anche prima, vedi i vari tipi di displasia nei cani. Fino a pochi anni fa avevamo un’unica soluzione, o meglio, tante soluzioni ma tutti farmacologiche a parte la via degli integratori che aiuta ma purtroppo molto spesso non è sufficiente.
Da diversi anni con l’introduzione e l’utilizzo dei cannabinoidi riusciamo a dare ai nostri pet una vita più longeva e scevra da dolore.
I cannabinoidi possono essere utilizzati sia insieme agli integratori e alle terapie tradizionali, se necessario, oppure - come avviene nella maggior parte dei casi - da soli, permettendo quindi un risparmio dal punto di vista economico e una minor possibilità di effetti collaterali.
Ricordiamoci infatti che molti animali anziani hanno anche altre problematiche, legate di solito a problemi metabolici che possono andare dall’ insufficienza renale a problemi gastro enterici che molte volte limitano l’utilizzo dei cosiddetti FANs e dei cortisonici.
I cannabinoidi ci vengono incontro perché nella maggior parte dei casi riducono la necessità di ricorrere a questi farmaci perché limitano gli eventi “acuti”, classico cane che al mattino non si riesce ad alzare dalla cuccia.
Cannabis: cosa utilizzare per il trattamento del dolore?
Dipende molto dalla gravità del problema. Ricordiamo che il CBD full spectrum, quindi con tutta la pianta di solito copre un dolore da 1 a 5 su una scala da 1 a 10. Per dolore dall’8 al 10 si ricorre alla Cannabis terapeutica. Da un paio d’anni a questa parte abbiamo anche l’opzione SEC-D nato per coprire il dolore da 6 a 8 e posticipare l’utilizzo della cannabis. Il SEC-D nasce come Cbd full spectrum con quantità terapeutiche non solo di CBD ma anche di CBDA e CBG, fondamentali in abbinamento con il CBD per aumentare l’effetto antidolorifico e antinfiammatorio. In più sono stati aggiunti i terpeni Micene e beta cariofillene.
Il primo ha un potente effetto antidolorifico e il secondo antinfiammatorio. I terpeni sono già presenti nelle piante della canapa e della cannabis. In questo caso sono stati aggiunti a quelli già presenti per potenziare l’effetto sul dolore.
Il CBG fino pochi anni fa era poco studiato. Qualche anno fa sono state fatte delle ricerche che hanno dimostrato l’effetto anti dolorifico del CBG in abbinamento con il CBD. Il CBDA ha anch’esso un potente effetto antinfiammatorio. Abbiamo quindi, attualmente diverse possibilità di scelta per la terapia per l’osteoartrosi. Nei casi più gravi si ricorre alla cannabis. In questi casi l formulazione viene fatta su misura sul paziente in base al dolore, ad altre patologie concomitanti e ad altri farmaci in uso.
Come sempre il fai da te è sconsigliatissimo per quel che riguarda il CBD. Solo un veterinario esperto in cannabinoidi riesce a dosare e valutare come modificare il dosaggio sul paziente.
Per quel che riguarda la cannabis invece, essendo necessaria una prescrizione veterinaria è indubbio che il paziente deve essere seguito.
Questo sia per trovare la minima dose utile sia per eventuali effetti collaterali. Di solito l’unico effetto collaterale a cui si va incontro è un aumento del sonno. Con il CBD possiamo avere un animale più rilassato. Nel caso dell’utilizzo della cannabis terapeutica di solito vediamo che un’ora dopo la somministrazione l’animale si addormenta e dorme 2-3 ore di un sonno profondo. Questo non succede sempre, anzi ci sono animali che sentendo meno dolore sono anche più “vivaci” di prima. La cosa da ricordare sempre è che bisogna dare tempo ai cannabinoidi di fare effetto e avere pazienza quando si tratta di aumentare la dose. Non stiamo dando farmaci convenzionali. Non dobbiamo pretendere risultati in breve tempo. Aumentare velocemente i dosaggi può eventualmente portare eccessiva sonnolenza.
Altri effetti collaterali che si sono visti con l’utilizzo dei cannabinoidi sono casi di feci molli, di solito più legati al carrier cioè al tipo di olio utilizzato per la preparazione di cannabis. In generale per Cbd e cannabis viene utilizzato l’olio di oliva o l’olio MCT, questo perché l’assorbimento dei cannabinoidi è migliore in olio. Esistono prodotti che non sono in olio che non contengono quantità di cannabinoidi terapeutiche e sono da non prendere in considerazione se si vuole fare una vera terapia con i cannabinoidi.
Quindi il consiglio è sempre il solito, avere pazienza e rivolgersi ad un veterinario veramente esperto in cannabinoidi.