La cannabis per le patologie psichiatriche

La cannabis per trattare patologie legate al tono dell'umore e alla psiche

Dopo la prima panoramica in cui vengono raccontate le diverse patologie per le quali la cannabis può essere utile, la dottoressa Valentina Florean, esperta di settore che lavora presso Clinn, torna sull'argomento per analizzare il trattamento di patologie psichiatriche e che coinvolgono la mente e il tono dell'umore

Cannabis per patologie psichiatriche o che coinvolgono il tono dell'umore

"Parliamo ad esempio della sindrome ansiosa o di quella ansiosa depressiva, attacchi di panico, insonnia, sindrome dell'intestino irritabile, malattia del reflusso grastro-esofageo, per arrivare all'ambito delle patologie neuropsichiatriche infantili".

"Questo perché - continua la dottoressa - soprattutto l'uso del cannabidiolo e quindi del CBD, il principio attivo non psicotropo della cannabis, può portare a risultati veramente positivi sul controllo della sintomatologia".

"Nei pazienti pediatrici che soffrono di deficit dell'attenzione, disturbo dello spettro autistico, iperattività, difficoltà di concentrazione aggressività, o ancora, non-verbalità, possono effettivamente beneficiare di una terapia a base di CBD. Quello che viene riscontrato, e parlo anche per esperienza personale, quando la terapia funziona, è che questi pazienti riescono a essere più concentrati, più presenti, più attenti a quello che li circonda e quindi anche più capaci di apprendere e prestare attenzione". 

La cannabis come coadiuvante

"Ovviamente ogni caso è un caso a sé e diverso dall'altro. I tempi dei miglioramenti non si possono definire e il cannabidiolo è un principio attivo che in questi casi può aiutare, ma da solo non può fare tutto. In genere i bimbi che riescono ad avere dei grandi cambiamenti hanno anche un supporto familiare ed educativo molto valido".

Bisogna infine tener presente che: "Tutte le patologie croniche sono multifattoriali e quando parliamo di intervenire con la cannabis intendiamo uno dei tanti elementi che può contribuire a milgiorare la vita del paziente

18 giugno 2024
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