Per molti anni gli effetti benefici della cannabis sui sintomi sofferti dai pazienti affetti da cancro sono rimasti circoscritti a singoli casi clinici, testimonianze ed esperienze individuali che ancora non erano mai stati raccolti in trial clinici veri e propri.
L’azienda canadese B.C. Cancer, che collabora con il ministero della Salute, avvierà il primo trial clinico nazionale che indagherà l’efficacia degli estratti di cannabis nel contrastare i sintomi tipici del tumore e delle cure a cui vengono sottoposti i malati. Sarà la dottoressa Pippa Hawley, specialista in cure palliative e direttore medico presso la struttura, a guidare la sperimentazione clinica. Secondo la dottoressa lo studio supererà, confermandole, le prove aneddotiche fin qui raccolte, per arrivare a sviluppare linee guida scientifiche a cui medici e pazienti potranno fare riferimento in futuro nella somministrazione di cannabis.
Cannabis e cancro: la ricerca
Allo studio parteciperanno 150 pazienti canadesi suddivisi in tre cicli della durata complessiva di 48 giorni. I pazienti verranno selezionati in base a precisi criteri di selezione: verranno esclusi casi caratterizzati da una crescita instabile del tumore o che prevedono trattamenti intensivi. Lo studio e la raccolta dei dati dovrebbero concludersi entro la fine del 2019.
I fondi provengono da donatori anonimi per un totale di 1 milione di dollari, mentre la Whistler Medical Marijuana Corp. provvederà a fornire la cannabis.
Thc, Cbd e placebo
Verranno testati, oltre ad un placebo, tre differenti tipologie di olio che si differenziano per il rapporto thc/cbd:
- alta percentuale di THC e bassa percentuale di CBD
- alta percentuale di CBD e bassa percentuale di THC
- rapporto THC/CBD di 1:1
Ad ogni ciclo i pazienti assumeranno una delle 4 tipologie di oli (3 di cannabis e un placebo) con la possibilità di intervenire sul dosaggio iniziale in base alla risposta di riduzione dei sintomi (nausea, vomito, dolore, disturbi del sonno e ansia).
Per lo studio dei sintomi e per la standardizzazione della percezione degli effetti della somministrazione da parte dei pazienti verranno utilizzati strumenti di valutazione scientificamente accreditati. Ogni ciclo durerà 12 giorni.
Gli obiettivi della ricerca
L’obiettivo dello studio è duplice: da una parte avvalorare la casistica aneddotica, dall’ altra creare le basi per lo sviluppo di criteri scientifici avvalorati utili nella scelta dei dosaggi. Grazie alla differenziazione in 3 diverse tipologie di olio sarà possibile studiare le relazioni tra i singoli cannabinoidi e l’efficacia sui singoli sintomi trattati. Occorreranno quindi ulteriori ricerche per approfondire e precisare sempre più nel dettaglio le potenzialità della cannabis.
Sebbene questi primi cicli saranno riservati a pazienti stabili e non sottoposti a trattamenti di cura intensivi, la raccolta dei dati sarà utile per l’intera popolazione di pazienti oncologici. I processi di somministrazione della cannabis potranno quindi giovare di un’importante passo avanti verso la semplificazione e la diffusione degli standard da seguire.
Romana De Micheli