I riservisti dell’esercito israeliano in possesso di una prescrizione per la cannabis terapeutica sono da oggi autorizzati a proseguire la propria terapia anche durante il servizio. La decisione riguarda solo alcune centinaia di soldati delle Israel Defense Forces e restano sul tavolo alcuni problemi riguardo i luoghi e le modalità adatte per l’assunzione all’interno delle caserme o durante le missioni.
L’ufficio stampa della IDF comunica che l’abilità dei cittadini israeliani al servizio militare è determinata dalle proprie condizioni fisiche, non dall’utilizzo di cannabis. Viene inoltre indicato che non solo i riservisti, ma anche le forze armate regolari stanno considerando una regolamentazione della cannabis terapeutica per i militari in servizio. Una delle applicazioni terapeutiche della cannabis di particolare interesse per i militari è la terapia del PTSD, Post Traumatic Stress Disorder, o Disturbo post traumatico da stress. Sull’efficacia dei cannabinoidi per questa condizione psichica esiste già un’ampia letteratura scientifica.
Questo percorso di ricerca ha preso avvio da un programma sperimentale di trattamento con THC per soldati con gravi disturbi neurologici derivati dall’esposizione a scenari di guerra. Il più autorevole esponente della ricerca sulla cannabis mondiale, Raphael Mechoulam, si era espresso a favore di questa ricerca sulla possibile soppressione dei ricordi traumatici da parte dei cannabinoidi. Negli esperimenti con i soldati israeliani si stanno utilizzando estratti di cannabis per verificare la loro capacità di riduzione delle allucinazioni, degli incubi e dei flashback delle azioni di guerra.
Israele è una delle nazioni più all’avanguardia nella ricerca medica sulla cannabis. Circa 20mila cittadini israeliani possiedono una prescrizione per cannabis medicinale e ogni giorno vengono autorizzati alla terapia 50 nuovi pazienti. Mentre le forze armate si apprestano a rivedere le proprie posizioni sulla cannabis terapeutica, la rivista israeliana Cannibus riporta il caso di Nahal, un giovanissimo soldato riservista delle Israel Defense Forces arrestato mentre fumava cannabis in casa propria al termine di una missione. Nahal è stato imprigionato per due mesi e ora è in attesa di giudizio. Un altro soldato delle IDF, Moshe Shapiro, si è sollevato in sua difesa con un post sul Cannibus.
Stefano Mariani