Uno studio italiano ha fatto da apripista per ciò che riguarda la ricerca scientifica sul CBD nel trattamento del Mieloma Multiplo (MM). Nel 2014 uno studio realizzato dai ricercatori dell'Università di Camerino, spiegava come "Il CBD da solo o in combinazione con il bortezomib (il primo principio attivo della famiglia degli inibitori del proteasoma ad essere stato sperimentato e approvato per l'uso nell'uomo, usato in farmaci come il Velcade, ndr) inibisce fortemente la crescita, arresta la progressione cellulare e induce alla morte le cellule del Mieloma Multiplo. Questi dati forniscono una base scientifica per l'utilizzo di CBD per aumentare l'attività di inibitori del proteasoma nel Mieloma Multiplo".
Il Mieloma Multiplo (sinonimo di mieloma e di mieloma plasmacellulare) è un’emopatia maligna che colpisce le plasmacellule del midollo osseo. E' quindi una malattia ematologica maligna molto simile alla leucemia. Le plasmacellule maligne, conosciute anche con il nome di cellule del mieloma, si accumulano nel midollo osseo e solo raramente nel sangue, come avviene invece in una vera leucemia. Le caratteristiche principali del mieloma, causate dal progressivo concentramento delle cellule del mieloma nel midollo, sono la distruzione delle funzioni normali del midollo osseo, il rilascio della proteina monoclonale (proteina M) del mieloma nel sangue e la soppressione delle normali funzioni immunitarie.
David Emerson, un paziente americano che ha sconfitto la patologia più di 20 anni fa (nella foto), da allora si dedica ad aiutare altri pazienti ed associazioni. Per farlo ha creato il sito peoplebeatingcancer.org, dove raccoglie studi e testimonianze e offre gratuitamente un'attività di coaching e supporto ai pazienti. Dopo essersi imbattuto nello studio ha scritto: "Una delle prime cose che imparano i pazienti con una diagnosi di Mieloma Multiplo sul loro cancro è che è incurabile, ma trattabile. La maggior parte di noi trova questa frase confusa, sconcertante e decisamente fastidiosa. Mi sono dedicato anima e corpo per 20 anni, si da quando ho ricevuto la diagnosi, a cercare di capire cosa significasse per un cancro essere incurabile, ma trattabile. Cosa ho imparato negli ultimi 20 anni? Che il mieloma è fondamentalmente 2 cose: la prima sono le metastasi (danno osseo) e la seconda gli effetti collaterali. I pazienti affetti da mieloma di solito non muoiono a causa del cancro, ma per problemi di salute causati dal loro tumore come il danno osseo e/o dalla tossicità causata da chemioterapia e radiazioni. La soluzione? Tentare un approccio integrativo nella gestione del Mieloma Multiplo. Migliorare l'efficacia della chemioterapia mentre se ne riduce la tossicità".
Poi, dopo aver postato lo studio scientifico, si mette a disposizione delle numerose persone che hanno domande da fare in merito alla sua esperienza, tenendo presente che David è guarito 20 anni fa ed il CBD allora non era ancora disponibile.
A questo proposito uno studio della fine del 2014 era giunto alla conclusione che quando i cannabinoidi naturali THC (delta-9-tetraidrocannabinolo) e CBD (cannabidiolo) sono usati per trattare il cancro in aggiunta al trattamento di radioterapia, le crescite tumorali possono virtualmente scomparire. I risultati hanno dimostrato con entrambi i cannabinoidi una riduzione della vitalità delle cellule tumorali in maniera dipendente dalla dose e dalla durata. La combinazione dei due cannabinoidi era più che cumulativa. Analogamente, pre-trattando le cellule con THC e CBD insieme per 4 ore prima dell’irraggiamento, aumentava la loro sensibilità alla radioterapia rispetto al pre-trattamento con uno dei cannabinoidi singolarmente.
Redazione cannabisterapeutica.info