Il CBD potrebbe essere uno strumento per le persone che vogliono smettere di fumare tabacco, riducendo il desiderio di nicotina.
Lo sostiene un nuovo studio finanziato dal governo americano a livello federale, che è stato effettuato dai ricercatori della Washington State University esaminando gli effetti del cannabinoide sul metabolismo della nicotina, il principale componente del tabacco che crea dipendenza.
Il CBD può aiutare a smettere di fumare?
Lo studio, pubblicato sulla rivista Chemical Research in Toxicology, ha infatti dimostrato che dosi relativamente basse di CBD inibiscono significativamente un enzima chiave associato all'elaborazione della nicotina nel corpo, che potrebbe allontanare le voglie.
Mentre i ricercatori affermano che sono necessari ulteriori studi che coinvolgano soggetti umani, lo studio che ha esaminato il tessuto epatico e i microsomi derivati da linee cellulari specializzate ha mostrato che il cannabidiolo ha inibito più enzimi rilevanti e che includeva il CYP2A6, il principale enzima che metabolizza la nicotina.
"Questo suggerisce che questi cannabinoidi potrebbero inibire il metabolismo generale della nicotina nei fumatori".
Il CBD ha inibito l'elaborazione della sostanza chimica da parte di quell'enzima del 50%, anche alla concentrazione a bassa dose somministrata. "In altre parole, sembra che non sia necessario molto CBD per vedere l'effetto", ha detto il professor Philip Lazarus, il cui team sta attivamente perseguendo uno studio clinico di follow-up che coinvolge i fumatori di tabacco. E l'inibizione degli enzimi chiave porta a "un aumento dei livelli plasmatici di nicotina per sigaretta fumata e una riduzione del numero di sigarette fumate, diminuendo così gli effetti negativi sulla salute del fumo".
CBD e cannabis per ridurre la dipendenza da nicotina, gli studi precedenti
In questo studio pilota pubblicato nel 2013 su Addictive Behavior, gli studiosi hanno diviso in due gruppi da 12 i 24 volontari fumatori di tabacco dando ad un gruppo (scelto a caso senza che loro lo sapessero) un inalatore di CBD e all’altro un inalatore con una sostanza placebo, spiegando loro di utilizzarlo nel momento in cui sentissero l’urgenza di fumare una sigaretta. Dopo una settimana i dati dicevano che coloro che avevano utilizzato il placebo, non avevano diminuito il numero di sigarette fumate, chi invece aveva usato il CBD ha ridotto le sigarette in media del 40%. I risultati indicano inoltre come gli effetti del CBD si mantengano anche nel periodo successivo.
Secondo un altro studio del 2018, una singola dose orale di cannabidiolo da 800 mg ha ridotto l'importanza e la piacevolezza dei segnali di sigaretta, rispetto al placebo, dopo l'astinenza notturna dalla sigaretta nei fumatori dipendenti. Il cannabidiolo però non avrebbe influenzato il desiderio o l'astinenza dal tabacco.
Stando invece ad una revisione del 2022 degli studi sull'uomo relativi al CBD nel trattamento delle dipendenze: “Il CBD potrebbe offrire un potenziale terapeutico promettente per il trattamento dei disturbi da uso di sostanze, in particolare per i disturbi da uso di nicotina e oppioidi, almeno sulla base degli studi umani disponibili”, hanno concluso i ricercatori.