"Ho un'altra vita grazie alla cannabis: riesco a gestire il dolore"

La storia di Emanuela che usa la cannabis per trattare la neuropatia delle piccole fibre

Vi abbiamo chiesto di raccontare e condividere con noi e i nostri lettori, le vostre storie di trattamento con la cannabis medica. E voi avete risposto. Le vostre voci ora parleranno a chi non conosce, a chi ancora dubita, a chi ha paura di prescrivere… Ci avete commosso con il vostro coraggio, siete stati esempio e guida, per questo vi diciamo grazie!

“Sono 12 anni che convivo con il dolore cronico e sono in cura con la cannabis terapeutica, che mi è stata proposta dalla reumatologa che mi segue”.

La diagnosi iniziale era stata di fibromialgia ed Emanuela racconta di “aver fatto tantissime cure, quelle tradizionali che danno solitamente e quindi ansiolitici, antidepressivi e chi più ne ha più ne metta, che mi rimbabivano”. 

“La notte dormivo”, continua Emanuela, “ma la mattina mi svegliavo piena di dolori e iniziavo a essere lucida dalle 14 del pomeriggio”. 

Dalla corretta diagnosi alla cannabis

“Dopo tutti questi anni ho fatto la biopsia della cute, perché stavano valutando se fosse affetta anche dalla neuropatia delle piccole fibre. Sono risultata positiva e quindi ho finalmente dato un nome a tutti i miei problemi”.

Emanuela spiega che la patologia “molto probabilmente ha origine autoimmune. Ho preso il virus della quinta malattia in tarda età, e probabilmente da lì si è scatenato tutto”. 

"Ho un'altra vita"

“Non ne venivo fuori”, puntualizza Emanuela spiegando che: “Ho fatto terapia con il cortisone per un anno che mi ha devastato, e alla fine sono approdata alla cannabis, fortunatamente e finalmente. Posso dire almeno di dormire la notte, ed è una cosa bellissima, veramente, io non riuscivo a dormire dai dolori ed ero devastata, giorno e notte, perché comunque ricadeva su tutta la giornata lavorativa e familiare. Adesso invece posso dire che ho un’altra vita, finalmente riesco a portare a termine dei compiti e dei lavori. Non mi è passato del tutto ma riesco a gestirlo in modo diverso, e continuerò, grazie”.  

31 ottobre 2024
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