Sono necessarie ulteriori ricerche sui potenziali effetti benefici della cannabis per i pazienti più anziani, almeno secondo un team di esperti medici olandesi.
Come hanno scritto sulla rivista Ageing Research Reviews, i ricercatori della Radboud University Medical Center, sostengono che non ci sono abbastanza studi che coinvolgono persone anziane nei trattamenti a base di cannabinoidi. "Sebbene gli studi sui cannabinoidi medici includano soggetti più anziani, vi è una mancanza di prove del loro uso specifico in questa fascia di pazienti".
Il bisogno è forte, visto che secondo il rapporto nei Paesi Bassi un terzo dei pazienti con prescrizione per la cannabis ha oltre 60 anni e in Israele, ad esempio, si distribuisce marijuana direttamente ad alcune case di cura. Ancora più importante è il fatto che i trattamenti a base di cannabis hanno dimostrato di essere efficaci nel gestire una varietà di sintomi comuni nei pazienti anziani, coma ad esempio il morbo di Alzheimer, il dolore neuropatico, o la nausea e la perdita di appetito nei pazienti sottoposti ad esempio a chemioterapia.
"Sarebbe molto utile condurre studi sull'efficacia dei cannabinoidi nella gestione dei sintomi della demenza, visti i riscontri positivi sulla perdita di peso e lo stato di agitazione di questa fascia di pazienti e la grande mancanza di altre strategie efficaci e sicure in questi campi".