E' l'ennesimo annuncio di aumento di produzione di cannabis da parte dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, ad oggi unico centro autorizzato a coltivare cannabis medica.
Il problema è che in quasi 6 anni di attività non si è mai riusciti ad andare oltre la soglia di 100/150 chilogrammi l'anno di produzione, mentre il fabbisogno per i pazienti italiani, probabilmente calcolato al ribasso, nel 2019 sarà di 1000 chilogrammi, che verranno quindi in gran parte importati dall'estero.
L'anno scorso, tra quella prodotta in Italia e quella importata, ne sono stati distribuiti circa 600 chilogrammi, con problemi di carenza in tutto il territorio nazionale.
Intanto, "grazie a un ulteriore finanziamento previsto nell'ultima finanziaria" ha spiegato il colonnello Antonio Medica, direttore dello Stabilimento Farmaceutico militare di Firenze, "nel 2020 riusciremo a portare la capacità produttiva a 300 chili all'anno".
Medica ha raccontato che dovrebbe essere a breve aggiudicato un bando per l'ampliamento delle serre, e che ci sono "aree da rendere immediatamente disponibili per arrivare a oltre 4mila chilogrammi di produzione all'anno".
Mentre nei giorni scorsi il ministro della Salute Giulia Grillo è tornata sulla produzione di aziende private, per sopperire alla carenza, dopo aver parlato con il sindaco di Torino Chiara Appendino, spiegando che stava vagliano la possibilità di creare un centro di produzione di cannabis ad uso medico.
Intanto la Germania ha dato il via al suo progetto di produzione nazionale, scegliendo 3 aziende che produrranno cannabis medica, con la previsione di iniziare nel 2020 e di arrivare a oltre 10mila chilogrammi in 4 anni.
Redazione di cannabisterapeutica.info