I risultati di un nuovo studio hanno mostrato un significativo miglioramento nei livelli di dolore, nella qualità del sonno e nella qualità della vita dei pazienti
Lo studio TOMAS ha analizzato l'impatto della cannabis medica su pazienti affetti da fibromialgia con un'età media di 52 anni, utilizzando il prodotto Tilray Dried Flower THC18. L'obiettivo principale dello studio era valutare l'efficacia dei cannabinoidi nel trattamento del dolore cronico e di altri sintomi associati alla fibromialgia. I risultati hanno mostrato un significativo miglioramento nei livelli di dolore, nella qualità del sonno e nella qualità della vita dei pazienti.
È uno studio piccolo, perchè ha seguito 3 pazienti, ma ugualmente importante perché le terapie farmacologiche per la fibromialgia sono ancora inefficaci in molti pazienti e comportano effetti avversi che ne ostacolano l'uso a lungo termine. I pazienti sono stati seguiti per oltre un anno, da luglio 2021 a settembre 2022 presso InDOLOR, unità di medicina del dolore presso la clinica Urgicentro di Coimbra, in Portogallo.
Miglioramento dei sintomi e riduzione dei farmaci convenzionali
Sotto supervisione medica, i partecipanti hanno riportato una riduzione significativa del dolore, miglioramenti nella qualità del sonno e un benessere generale superiore. Questi benefici suggeriscono che la cannabis medica potrebbe rappresentare un'opzione terapeutica efficace per gestire i sintomi della fibromialgia, con un potenziale impatto positivo sulla qualità della vita dei pazienti.
Uno degli aspetti più rilevanti dello studio è stata la riduzione nell'uso di farmaci convenzionali da parte dei pazienti trattati con cannabinoidi. Questo indica che l'uso di cannabis medica non solo può alleviare i sintomi della fibromialgia, ma potrebbe anche ridurre la dipendenza da altri farmaci, offrendo un'opzione di trattamento più sostenibile e meno invasiva.
Cannabis e fibromialgia: l'importanza della ricerca
José Tempero, Direttore Medico di Tilray, ha sottolineato l'importanza di questi risultati, affermando che forniscono speranza ai pazienti con fibromialgia alla ricerca di trattamenti efficaci. "I risultati dello studio TOMAS rappresentano un passo avanti significativo nella comprensione del potenziale terapeutico dei cannabinoidi per la gestione del dolore cronico," ha dichiarato.