L'estratto di cannabis di Avextra sarà testato nello studio NEUROBIS per la gestione di SLA, Alzheimer e Parkinson
Un estratto di cannabis sarà testato in uno studio clinico di fase II per la gestione dei sintomi dei pazienti affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), Malattia di Alzheimer e Malattia di Parkinson.
Lo ha annunciato Avextra, azienda produttrice dell'estratto, sottolineando l'autorizzazione di Aifa e Ministero della Salute.
"Lo studio", fa notare l'azienda in un comunicato stampa, "condotto con l’acronimo NEUROBIS, è uno dei pochi studi randomizzati, controllati con placebo e in doppio cieco su un medicinale a base di cannabis condotti in Italia".
Per effettuarlo l'azienda collaborerà con l'Ospedale Universitario di Novara, visto che il principale ricercatore dello studio è la prof.ssa Letizia Mazzini, neurologa con oltre 30 anni di esperienza nella ricerca clinica, Direttore della Divisione di Neurologia dell'AOU Maggiore della Carità e Direttore del Centro Esperto Regionale per la SLA presso il Dipartimento di Medicina Traslazionale dell'Università del Piemonte Orientale.
NEUROBIS: un estratto di cannabis per le patologie neurodegenerative
Nel comunicato viene sotttolineato che: "Studi preclinici ed evidenze cliniche suggeriscono che un rapporto specifico tra CBD e THC potrebbe svolgere un ruolo significativo nella gestione dei sintomi, quali dolore, deficit del sonno e stress psicologico, per i pazienti affetti da malattie neurodegenerative come Alzheimer, Parkinson e Sclerosi Laterale Amiotrofica. L'approvazione e il finanziamento di NEUROBIS rappresentano il sostegno da parte degli enti regolatori europei nella raccolta di evidenze cliniche solide sui medicinali a base di cannabis".
"Siamo entusiasti di avviare il nostro secondo studio clinico di Fase II, NEUROBIS, in collaborazione con uno dei principali ospedali universitari in Italia, l’AOU Maggiore della Carità di Novara", ha dichiarato il dottor Bernhard Babel, CEO di Avextra. "Supportando ora due studi clinici di Fase II attivi, BELCANTO in Germania e NEUROBIS in Italia, Avextra è posizionata in modo unico con le competenze necessarie per aiutare a progettare studi di Fase II e brevettare medicinali a base di cannabis che hanno il potenziale di migliorare la qualità della vita dei pazienti".
“Siamo molto onorati di avere ottenuto la fiducia delle autorità regolatorie - EMA, AIFA, MinSal - necessaria per raggiungere questo ambizioso traguardo", evidenzia invece Andrea Ludwig Ferrari, Country Manager di Avextra in Italia, sottolineando che: "Questo è stato possibile solamente grazie a un grande lavoro di squadra. A questo proposito vorrei ringraziare, in particolare modo, il principal investigator dello studio, la Prof.ssa Letizia Mazzini, il Responsabile Ricerca e Sviluppo Formulazioni di Avextra in Italia, la Dott.ssa Annunziata Lombardi, e la direttrice del team Clinical Trials, la Dott.ssa Ana Serrato e la sua formidabile squadra. Ci auguriamo che questa terapia, studiata in un setting controllato scientificamente, possa portare effetti benefici a tanti pazienti affetti da malattie neuro degenerative".
"Nel nostro ospedale, che è un centro di riferimento per molte malattie neurodegenerative", ha aggiunto la Prof.ssa Letizia Mazzini, responsabile dello studio NEUROBIS e docente presso l'Università di Novara, "osserviamo un aumento del numero di persone affette da demenza, malattia di Parkinson e Sclerosi Laterale Amiotrofica, che necessitano di supporto per gestire i propri sintomi. È fondamentale aumentare la consapevolezza su queste malattie e la disponibilità di opzioni di trattamento per rispondere alle esigenze di questi pazienti. Siamo, quindi, grati per il supporto di Avextra, con il suo eccellente team clinico e approccio centrato sul paziente".