Gli effetti dei cannabinoidi sul ciclo del sonno e sui ritmi circadiani

Gli effetti dei cannabinoidi sul ciclo del sonno e sui ritmi circadiani
A cura di
Farmacia Ternelli

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L'impatto che l'assunzione di THC o CBD possono avere su sonno e orologio biologico

Il Sistema Endocannabinoide regola e prende parte a numerose funzioni essenziali del nostro organismo, tra cui il sonno e i ritmi circadiani. I cannabinoidi, in particolare il Δ9-tetraidrocannabinolo (THC) e il cannabidiolo (CBD), sono i messaggeri di questo sistema, e come tali sono oggetto di numerosi studi volti a valutare i loro effetti sul ciclo sonno-veglia e la loro influenza sulle varie fasi del sonno.

In questo articolo vediamo brevemente, attraverso una revisione della letteratura, in che modo queste due molecole influenzano le varie fasi del sonno e i ritmi circadiani.

Il sonno e le sue fasi

Il sonno è uno stato del nostro organismo temporaneo costituito da cicli della durata di 90-110 minuti che si ripetono 4-5 volte per notte. Quando dormiamo ci troviamo in uno stato di diminuita coscienza, rispondiamo meno agli stimoli esterni e le nostre funzioni biologiche sono ridotte al minimo per permettere all’intero organismo di recuperare le energie spese durante la giornata. 

Il sonno è diviso in due fasi che si ripetono ciclicamente nel corso della notte e caratterizzate da differente attività cerebrale. In particolare si alternano:

  • Sonno REM (Rapid Eye Movement): questa fase occupa circa il 25% del sonno totale ed è caratterizzata da movimenti frequenti e rapidi degli occhi. È un sonno profondo ma con intensa attività cerebrale e ipotonia muscolare. 
  • Sonno non-REM: questa fase, che occupa circa il 75% del sonno totale, è caratterizzata da una diminuzione dell’attività cerebrale e metabolica. Il sonno non-REM permette di recuperare le energie spese durante l’intera giornata e a sua volta si suddivide in 3 stadi. Lo stadio N1 è lo stadio di addormentamento e segna il passaggio dallo stato di veglia al sonno, lo stadio N2 è caratterizzato da sonno molto leggero, battito cardiaco, frequenza respiratoria, pressione e attività cerebrale in diminuzione. Lo stadio N3 è la fase di sonno profondo caratterizzato da onde lente ed essenziale per il recupero fisico, cerebrale e per la rigenerazione cellulare.

Il Sistema Endocannabinoide, come già anticipato, è in grado di influenzare il sonno attraverso i recettori CB1 e CB2, situati in aree del cervello come l'ipotalamo e i nuclei soprachiasmatici, responsabili anche della regolazione dei ritmi circadiani

Diversi studi hanno dimostrato che l'attivazione da parte dei cannabinoidi dei recettori CB1 promuove il sonno profondo, mentre i recettori CB2 sono coinvolti maggiormente nella modulazione dei processi infiammatori che influenzano il sonno indirettamente.

Effetti del THC sui cicli del sonno

Gli studi condotti sul THC e sui suoi effetti sulle fasi del sonno, hanno evidenziato che quando assunto a bassi dosaggi, esercita un effetto sedativo, andando a:

  • ridurre il tempo necessario per prendere sonno;
  • aumentare il sonno profondo della fase NON-REM;
  • ridurre il sonno REM.

Allo stesso tempo però un uso cronico o ad alti dosaggi di THC, possono portare ad una riduzione della qualità complessiva del sonno, andando a frammentare le diverse fasi del ciclo e influenzando negativamente i ritmi circadiani, ovvero il nostro orologio biologico (della durata di 24h) che regola l’alternanza tra il sonno e la veglia.

Effetti del CBD sui cicli del sonno

Il CBD ha effetti distinti rispetto al THC. Gli studi presenti in letteratura hanno infatti dimostrato che il CBD migliora la qualità del sonno ma agendo in modo indiretto, in particolare riducendo stati di ansia e stress.

Uno studio condotto nel 2019 ha invece preso in esame gli effetti di una somministrazione combinata di THC e CBD. In questo caso, l’azione combinata di dosi comprese tra i 5mg-e i 15mg di THC e tra 5 mg e 15mg di CBD, portava ad una riduzione del sonno profondo, ovvero dello stadio N3 della fase Non-REM. Tuttavia, un dosaggio superiore di entrambi i cannabinoidi in combinazione, aumentava lo stato di veglia. Dai risultati è quindi emerso che gli effetti di una somministrazione combinata di THC e CBD sono variabili e dipendendo fortemente dal rapporto tra i due cannabinoidi e dai loro dosaggi.

Cannabinoidi e ritmi circadiani

Il ritmo circadiano è l’orologio biologico interno al nostro organismo, sincronizzato con ciclo naturale del giorno e della notte, grazie a stimoli come la temperatura esterna, la luce solare, le abitudini ecc. Disturbi legati al ritmo circadiano, conosciuti anche come disturbi del ciclo sonno-veglia, si verificano quando questo orologio biologico interno si disallinea con l’ambiente esterno a causa di diverse ragioni come viaggi (jet-lag), cambio di abitudini, turni di lavoro o per ragioni fisiologiche legate all’invecchiamento. Le conseguenze di un’alterazione dei ritmi circadiani includono:

  • minor energia e concentrazione durante la giornata;
  • privazione del sonno;
  • irritabilità/umore alterato.

I ritmi circadiani, inoltre, regolano molti processi fisiologici e una loro mancata sincronia può contribuire all’insorgenza di diverse malattie specialmente a carico del sistema cardiovascolare o nervoso.

Varie ricerche hanno mostrato come il sistema endocannabinoide sia implicato nella regolazione dei ritmi circadiani attraverso l’azione dei cannabinoidi, i quali sono in grado di modulare l’attività dell’orologio biologico nel cervello. L’azione dei cannabinoidi sui ritmi circadiani, si esplica prevalentemente mediante l’attivazione dei recettori CB1 localizzati a livello presinaptico, i quali, una volta attivati inibiscono il rilascio dei neurotrasmettitori coinvolti.

Il CBD, in particolare, potrebbe aiutare chi soffre di disturbi legati al ciclo sonno-veglia grazie alla capacità di:

  • favorire il sonno e migliorare la qualità del riposo;
  • diminuire ansia e stress;
  • migliorare il tono dell’umore.

Come emerge da alcuni studi condotti negli ultimi anni, anche altri componenti del fitocomplesso della pianta di Cannabis medica, come il cannabinolo (CBN), il cannabigerolo (CBG) e i terpeni, esercitano un effetto nella regolazione del sonno.

Nei prossimi articoli, parleremo più nel dettaglio di queste sostanze che seppur meno note, contribuiscono anch’esse all’effetto terapeutico della cannabis medica.

FONTI:

Hodges EL, Ashpole NM. Aging circadian rhythms and cannabinoids. Neurobiol Aging. 2019 Jul;79:110-118. doi: 10.1016/j.neurobiolaging.2019.03.008. Epub 2019 Mar 25. PMID: 31035036; PMCID: PMC6591053.

Nicholson AN, Turner C, Stone BM, Robson PJ. Effect of Delta-9-tetrahydrocannabinol and cannabidiol on nocturnal sleep and early-morning behavior in young adults. J Clin Psychopharmacol. 2004 Jun;24(3):305-13. doi: 10.1097/01.jcp.0000125688.05091.8f. PMID: 15118485.

28 ottobre 2024
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