Un nuovo studio depone a favore dell’inalazione di vapori piuttosto che fumi. La vaporizzazione è comunemente accettata come buona pratica di riduzione dei danni derivati dalla combustione, ma non esistono ancora studi completi in materia. I ricercatori australiani John Malouff, Sally Rooke e Jan Copeland hanno recentemente pubblicato un saggio intitolato “Experiences of Marijuana-Vaporizer Users” e redatto sui risultati ottenuti da un campione di 96 pazienti che hanno risposto a domande sulla loro esperienza con la vaporizzazione della cannabis.
I vantaggi riscontrati dalla quasi totalità dei soggetti riguardano anzitutto la percezione di un maggior beneficio per la salute grazie all’eliminazione del fastidio alle vie respiratorie tipico del fumo da combustione. È stato poi evidenziato un gusto migliore e un maggiore effetto medicinale da parte della grande maggioranza dei partecipanti al test. Infine, alcuni hanno rilevato l’importanza di una maggiore discrezione dovuta all’assenza dell’odore del fumo. Gli svantaggi evidenziati riguardano le operazioni di preparazione e pulizia dello strumento ma quasi tutti i partecipanti all’indagine hanno dichiarato di voler continuare ad utilizzare il vaporizzatore. Sintesi dei vantaggi e delle modalità di utilizzo dei vaporizzatori si trovano in questo nostro articolo e anche in quest’altro.
I ricercatori guidati dal dottor Malouff hanno evidenziato che solamente 2 partecipanti hanno miscelato tabaccocon la cannabis nel vaporizzatore, dimostrando che questo dispositivo può aiutare a eliminare l’uso contemporaneo di cannabis e tabacco. In sintesi, questi risultati confermano il vaporizzatore, economico o di alta gamma, come migliore strumento di inalazione. Il suo uso è in rapido aumento insieme con la varietà dei modelli. Ora si attende solo una diminuzione dei prezzi, ancora elevati per molti potenziali utilizzatori.
Stefano Mariani