Oltre il 26% della popolazione mondiale è in età fertile e deve convivere con il ciclo mestruale. Attualmente, gli alleati più diffusi per combattere crampi, dolori, infiammazioni e disturbi sono i farmaci antinfiammatori e antipiretici, ma la natura potrebbe avere una risposta altrettanto valida e più salutare sul lungo periodo: la cannabis e i suoi derivati.
Ciclo e dolori mestruali: il ruolo della cannabis
Secondo il Journal of Reproductive Medicine, il 90% delle donne con un ciclo mestruale regolare vive un qualche tipo di malessere fisico prima e durante il ciclo. Una delle principali cause legate a questo malessere è l’infiammazione generalizzata.
In assenza di un ovulo fecondato, infatti, il corpo subisce uno sbilanciamento dei livelli ormonali che innesca cambiamenti di tipo infiammatorio non solo a livello dell’utero, ma in tutto il corpo. Maggiore l’infiammazione, maggiore il dolore mestruale, anche noto come dismenorrea. A questo si aggiunge spesso l’intolleranza all’istamina, una molecola organica coinvolta nella risposta infiammatoria che agisce come neurotrasmettitore causando un dolore più intenso.
La soluzione più comune, in questi casi, si trova nei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), in particolare quelli che presentano tra i principi attivi impiegati l’ibuprofene o il naprossene, o nel paracetamolo, farmaco antipiretico usato come analgesico, ma la cannabis potrebbe rivelarsi una valida alternativa naturale sotto diversi punti di vista.
La cannabis e il CBD come sostituti dei farmaci antinfiammatori
Prima e durante il ciclo mestruale, uno dei sistemi coinvolti all’interno del corpo umano è quello Endocannabinoide. Questo sistema recettoriale e di neuromodulazione ha il compito di mantenere l’equilibrio all’interno dell’organismo e per farlo agisce su diversi fronti: regola la risposta analgesica, dei circuiti cerebrali del vomito e di quelli legati all’appetito; esercita una funzione anti-stress e anti-ossidativa; modula la risposta immunitaria contro le condizioni infiammatorie. Solo per citarne alcuni.
Come già largamente riconosciuto a livello medico e terapeutico, la cannabis e, in particolare, il CBD contenuto nelle foglie e nei fiori, interagisce con il Sistema Endocannabinoide agendo come analgesico e antinfiammatorio naturale.
Grazie alle proprietàansiolitiche, inoltre, la cannabis potrebbe essere utile anche nella fase premestruale, quando irritabilità e stress possono alzare il livello di cortisolo nel sangue causando, tra i tanti, ipertensione e insonnia.
Ciclo, dolori mestruali e CBD: i prodotti disponibili in commercio
A seconda della gravità del disagio mestruale, la cannabis e il CBD possono essere utilizzati in molti modi diversi e per diversi scopi, sia per interagire positivamente con il sistema nervoso, sia per limitare il dolore fisico.
Oltre al consumo di cannabis vero e proprio, infatti, in commercio esistono numerosi prodotti derivati dalla pianta che sono utilissimi in caso di disagio e che non hanno effetti psicotropi dato che il THC non è presente o è presente in quantità minime.
Tra questi creme, balsami e oli a base di CBD, spesso arricchiti con altri ingredienti naturali come il mentolo, per esempio, che, se applicati sul basso ventre, possono ridurre i crampi mestruali dall’esterno, o i cerotti al CBD, che agiscono come i comuni cerotti antinfiammatori, ma dai principi totalmente naturali.
A questi si aggiungono cibi o infusi a base di CBD, come barrette di cioccolata, caramelle, tè e tisane, gocce sublinguali, pastiglie, capsule, compresse fino ai tamponi vaginali che vengono preparati dalle farmacie galeniche: tutte soluzioni che agiscono da analgesico e antinfiammatorio come le precedenti, ma intervenendo dall’interno.
Martina Sgorlon