Esatto dosaggio nelle terapie per inalazione di cannabinoidi. Questo sembra essere uno dei principali campi di ricerca medica e tecnologica sul quale crescono le nuove aziende produttrici di vaporizzatori. Le tecnologie di stampa 3D hanno permesso alla Syqe Medical di realizzare un vaporizzatore tascabile a cartucce precaricate con rilascio di cannabinoidi completamente controllato.
L’inalatore termico predosato Syqe Inhaler (nella foto) può essere connesso a computer e smartphone in modo da tenere sotto controllo lo storico delle quantità assunte, costruendo così un archivio di dati utili per i trattamenti successivi e per la ricerca sui dosaggi ottimali in ogni singola patologia. La versione per centri clinici offre infatti un’interfaccia di controllo per gli infermieri e il collegamento wi-fi a un database per lo studio da parte di medici, ricercatori e centri ospedalieri. Le cartucce contengono infiorescenze di grado medicinale con profili di cannabinoidi certificati e senza alcuna successiva alterazione del prodotto vegetale. Il caricatore permette di assumere singolarmente le dosi da 100 microgrammi contenute in ciascuna cartuccia.
La maggior parte dei componenti di questo inalatore è realizzata con le stampanti 3D della Datasys. I prototipi di Syqe Inhaler sono stampati in tre dimensioni con fotopolimeri prodotti dalla società Red Eye, del gruppo Datasys, ma la tecnologia di stampa 3D verrà probabilmente sostituita con altri procedimenti nel momento in cui l’azienda avvierà una produzione su larga scala. Nonostante questo, numerosi componenti critici del vaporizzatore continueranno a essere prodotti con la tecnologia 3D printing.
Il nuovo vaporizzatore predosato è già stato sperimentato con successo in test clinici effettuati da alcuni ospedali in Israele, il cui ministero della salute ha avviato un piano di supporto finanziario per le nuove aziende della cannabis terapeutica come Syge Medical. Esiste già un primo studio scientifico sui risultati ottenuti dai pazienti con questo dispositivo contro il dolore causato da neuropatie.
La versione per uso domestico sarà disponibile nel 2015 e il sistema di microdosaggio ottenuto con le cartucce precaricate renderanno il dispositivo utile solo per scopi terapeutici. Questo inalatore è infatti disegnato per consentire al paziente di entrare rapidamente nella fascia di dosaggio terapeutico ottimale, evitando di arrivare fino a dosi significativamente psicoattive. Secondo i medici e i responsabili dell’azienda produttrice, in questo modo è possibile ridurre al minimo la fase di “prova ed errore” tipica di molte terapie non ancora consolidate, come quelle basate su cannabinoidi.
Stefano Mariani