Le preparazioni a base di cannabis prescrivibili in Italia sono diverse. Si suddividono in preparazioni utilizzate per via inalatoria e preparazioni utilizzate per via orale (ingestione). Tutte queste vengono prescritte dal medico in relazione a diversi fattori come la patologia da trattare, l’età del paziente, la composizione corporea e farmaci assunti in concomitanza della terapia a base di fitocannabionidi.
Le preparazioni a base di cannabis messe a punto da un laboratorio galenico in farmacia possono essere davvero tante (oli, tinture, cartine, cerotti, tamponi vaginali, capsule, etc…), ma i principali metodi di assunzione sono due: quello inalatorio o quello orale (per ingestione).
Uso inalatorio
Le cartine di cannabis rappresentano l’unica preparazione per uso inalatorio. All’interno di ogni cartina è presente l’infiorescenza di cannabis che il paziente assumerà per via inalatoria: ciò è possibile attraverso dispositivi chiamati vaporizzatori che permetteranno al paziente di inalare un flusso di aria calda contenete i principi attivi della cannabis attivati.
Ad oggi sono disponibili in farmacia diverse genetiche di cannabis che il medico consiglia a secondo della patologia del paziente, così come sul mercato vi sono una gran varietà di vaporizzatori: quelli più utilizzati in campo medico sono il Volcano e il Mighty della ditta Storz-Bickel.
Uso orale
La preparazione a base di cannabis per uso orale più utilizzata è l’olio: è la formulazione più prescritta. In farmacia vengono estratti tutti i principi attivi dalle infiorescenze di cannabis. Il paziente assumerà il numero di gocce prescritto dal medico mediante un contagocce.
Resina di Cannabis (RSO): è la formulazione più concentrata. Attraverso numerosi passaggi si ottiene una resina molto concentrata che può essere assunta pura mediante una siringa di insulina ad uso orale (privata quindi dell’ago).
Capsule decarbossilate: sono capsule che contengono Cannabis attivata e che quindi possono essere assunte per bocca senza aprirle.
Capsule per decotto: è la forma farmaceutica meno utilizzata viste le basse rese di estrazione della Cannabis in acqua o miscela acqua-latte. Queste capsule vengono aperte dal paziente e mediante decotto verranno assunti i principi attivi contenuti nella capsula.
Quali sono le differenze tra uso inalatorio e orale?
Mi viene richiesto spesso se inalare Cannabis produca lo stesso effetto di ingerirla. La risposta è che sono molto differenti le curve di biodisponibilità e di assorbimento dei cannabinoidi dopo assunzione inalatoria e dopo assunzione orale.
Le preparazioni a base di Cannabis per uso orale sono più numerose. Le elencherò partendo da quella più utilizzata: olio di Cannabis: è la formulazione più prescritta. In farmacia vengono estratti tutti i principi attivi dalle infiorescenze di Cannabis. Il paziente assumerà il numero di gocce prescritto dal medico mediante un contagocce.
Resina di Cannabis (RSO): è la formulazione più concentrata. Attraverso numerosi passaggi si ottiene una resina molto concentrata che può essere assunta pura mediante una siringa di insulina ad uso orale (privata quindi dell’ago).Capsule decarbossilate: sono capsule che contengono Cannabis attivata e che quindi possono essere assunte per bocca senza aprirle.
Capsule per decotto: è la forma farmaceutica meno utilizzata viste le basse rese di estrazione della Cannabis in acqua o miscela acqua-latte. Queste capsule vengono aperte dal paziente e mediante decotto verranno assunti i principi attivi contenuti nella capsula.