CLINN, il nuovo centro di medicina integrata con sede a Milano, è stato eletto come la miglior clinica europea che si occupa di cannabis medica da Canex, la più grossa piattaforma multimediale britannica per CBD e cannabis terapeutica per l’evoluzione e lo sviluppo del mercato mondiale del benessere e della sanità.
Il centro, vincitore del “Best Medicinal Cannabis Clinic Award” nel dicembre 2020, propone terapie integrative personalizzate e sviluppate con il supporto di farmaci a base di cannabinoidi. Per saperne di più abbiamo intervistato Maurizio Valliti, Amministratore Delegato di CLINN.
CLINN è nato nel 2020 e nel dicembre dello stesso anno è stato eletto la miglior clinica europea che si occupa di cannabis medica, un importante riconoscimento a livello internazionale. Che tipo di riscontro avete avuto lungo il percorso e come sta procedendo il progetto?
Siamo molto orgogliosi del riconoscimento ricevuto a fine 2020 come miglior clinica di cannabis a uso terapeutico in Europa. Abbiamo partecipato al “Canex Award for Best Medical Cannabis Clinic in Europe” su segnalazione di Sapphire Medical Clinics, prima clinica di cannabis medica registrata dalla Care Quality Commission (CQC) nel Regno Unito e autorizzata dal servizio sanitario inglese (NHS) e realtà con la quale abbiamo siglato un accordo di collaborazione relativo alla formazione dei medici e alla condivisione di casi clinici e di outcomes di salute relativi ai propri pazienti, che inizierà nei prossimi mesi.
Siamo stati scelti, rispetto ai nostri competitor europei, non solo per la visibilità internazionale del Dott. Marco Bertolotto, spesso chiamato da prestigiose università per consulenze e pareri in considerazione della sua esperienza, ma anche per il nostro percorso di cura e per il modello dei servizi offerti. Con il percorso di presa in carico del Paziente CLINN PER TE, infatti, abbiamo replicato un modello ben conosciuto sui mercati anglosassoni, ma lo abbiamo declinato e contestualizzato nel rispetto delle indicazioni fornite dalla normativa italiana (legge 38 del 15 marzo 2010 e decreto novembre 2015): leggi e decreti fondamentali per il nostro settore e, posso anche aggiungere, sicuramente le più chiare in Europa – e forse nel mondo –, che tutti ci invidiano e che rappresentano un riferimento per le istituzioni estere da cui stanno prendendo spunto per le loro fondamenta legislative su tematiche e materie per le quali l’Italia è prima al mondo.
I benefici della cannabis sul corpo umano sono numerosi e riconosciuti nel mondo scientifico, tanto che il numero di paesi che ha legalizzato l’utilizzo terapeutico continua ad aumentare. Voi per quali patologie prestate i vostri servizi e che tipo di specialisti sono presenti nella vostra struttura?
Clinn Milano è un centro multidisciplinare di medicina integrativa e personalizzata, focalizzato principalmente nel trattamento del dolore cronico con terapie a base di cannabis terapeutica. Il team medico è composto da professionisti che hanno seguito un intenso programma di formazione prima di poter prescrivere in modo efficace e sicuro i medicinali a base di cannabis. Il nostro direttore sanitario, Stefania Fossati, è specializzato in oncologia e psicoterapia, Marco Bertolotto è il medico referente per il trattamento del dolore associato a numerose patologie, le dottoresse Valentina Florean e Giulia Garaffo sono esperte in nutrizione, infine la dottoressa Simona De Cristofano, in qualità di counselor, offre sostegno e supporto ai nostri pazienti. Tra le indicazioni terapeutiche maggiormente trattate all’interno del nostro poliambulatorio ci sono sicuramente la spasticità associata a gravi malattie neurologiche come la Sclerosi Multipla e il dolore resistente ai farmaci convenzionali. Anche nella gestione clinica del paziente oncologico il contributo della cannabis sta facendo registrare effetti positivi, in particolare nel controllo del dolore, nello stimolare l’appetito e nel diminuire il disagio di nausea e vomito indotto dalla chemioterapia.
Quale iter deve seguire un paziente che si rivolge a voi? Per quanto riguarda i vostri pazienti, si tratta di persone che si sono già rivolte alle terapie “tradizionali” o ci sono anche persone che vi scelgono come prima opzione?
In base alle normative in vigore, in Italia è possibile classificare le patologie trattabili con cannabis medica e di conseguenza identificare il profilo di ogni paziente. Riceviamo pazienti affetti dalle patologie indicate nel Decreto Ministeriale 2015, che noi definiamo “Fast Track Conditions”, e pazienti affetti da patologie non menzionate dal decreto, ma per le quali la cannabis medica è comunque prescrivibile qualora esista un minimo di letteratura scientifica accreditata (Legge di Bella 94/98). I nostri medici valutano attentamente se il profilo di ogni paziente è idoneo alla terapia con Cannabis tenendo anche conto delle varie problematiche correlabili a un eventuale rischio di dipendenza da cannabis o di insorgenza di effetti collaterali. Dunque, nel corso del primo appuntamento per ogni soggetto eleggibile al trattamento, il medico Clinn valuta sempre il quadro clinico del paziente e la terapia farmacologica in atto, proponendo un percorso di salute integrato e supportato dalle terapie a base di cannabinoidi.
L’iter si basa sul programma di supporto al paziente CLINN PER TE e prevede l’organizzazione di un sistema di servizi strutturato per rispondere alle sue esigenze durante tutto il suo percorso terapeutico.
Fin dalla prima visita è previsto un servizio di counseling sanitario, un supporto da parte del medico specialista in contatto con il paziente per necessità o urgenze tramite un indirizzo email dedicato e un servizio interno che si occupa della gestione delle prescrizioni e del rapporto con le farmacie specializzate per cercare di garantire la reperibilità del farmaco e la continuità terapeutica dei nostri pazienti. Inoltre, a 60 giorni dalla prima visita, il percorso prevede una visita di controllo (monitoraggio). In questo modo siamo in grado di supportare e accompagnare il paziente nel percorso terapeutico proposto e nella corretta somministrazione dei farmaci.
Quali sono i costi per un paziente?
In riferimento alle visite specialistiche con trattamento a base di cannabinoidi, abbiamo deciso una politica dei prezzi diversa rispetto a quella tradizionale. Per tutti i pazienti eleggibili al trattamento con la cannabis terapeutica, il percorso CLINN PER TE prevede il costo della prima visita a 200 euro e della prima visita di controllo – monitoraggio – a 150 euro dopo 60 giorni. Nel costo delle due visite sono compresi il servizio counseling (2 video consulti con il counselor), il customer care del medico prescrittore al servizio del Paziente e l’assistenza del nostro farmacista interno dedicato al servizio di gestione della prescrizione e della reperibilità del farmaco. Spetta a quest’ultimo, inoltre, segnalare tutte le prescrizioni emesse dai medici di CLINN nel portale ISS Progetto Pilota dell’Istituto Superiore della Sanità al fine delle rilevazioni statistiche richieste dall’ISS.
In Italia l’opinione pubblica è divisa sulla cannabis ed esistono pareri contrastanti, spesso guidati da pregiudizi. Qual è l’approccio alle cure? Notate ancora oggi una dose di scetticismo o di pregiudizio o secondo lei la situazione si sta evolvendo da questo punto di vista?
Intorno alla cannabis ci sono ancora molti pregiudizi, ma non da parte delle persone ammalate, che sono focalizzate nella ricerca di una soluzione alla loro malattia e spesso si tratta di persone che hanno già provato altre terapie senza averne il beneficio sperato.
Ricordiamo che anni fa, l'uso della morfina e degli oppioidi, trovava pregiudizi ancora maggiori rispetto a quelli che oggi incontra la cannabis terapeutica, ma nel tempo questi sono stati superati e oggi gli oppiacei vengono utilizzati regolarmente senza preconcetti.
Molta strada in questi ultimi anni è stata fatta e dobbiamo ringraziare la ricerca scientifica che ha investito ingenti risorse e speranze intorno alla cannabis terapeutica e ai cannabinoidi.
Il pregiudizio è ancora politico ma, la crescita culturale rispetto a questo argomento e la consapevolezza che la cannabis terapeutica è una risorsa importante, certamente porteranno a breve la politica ad assumere i provvedimenti necessari per rendere questa terapia sempre più accessibile. Il nostro centro, "CLINN Health & Innovation", ha anche questo compito: aiutare il superamento dei pregiudizi ed aumentare la consapevolezza comune sulle proprietà della cannabis terapeutica.
Quali sono i programmi e i progetti per il 2021?
Abbiamo diversi progetti in partenza ed altri in fase di studio. Innanzitutto il Programma Associazioni Pazienti Clinn per Te, rivolto esclusivamente alle associazioni di pazienti cannabis terapeutica alle quali, oltre a riservare prezzi e tariffe convenzionate, offriremo gratuitamente percorsi Clinn per Te per i pazienti che le Associazioni riterranno eleggibili. Il progetto avrà inoltre fini sociali, con lo scopo di permettere anche a pazienti meno abbienti l’accesso a un percorso di cura economicamente oneroso in considerazione dell’elevato costo dei medicinali.
Questo sarà affiancato dal Programma MMG Clinn per Te, un progetto sfidante in quanto coinvolgerà i Medici di Medicina Generale. L’obiettivo è fornire un supporto ai MMG dei nostri pazienti, residenti in Lombardia ed affetti da una delle patologie indicate nel Decreto Ministeriale 2015 (Fast Track Conditions), al fine che il paziente possa, su indicazioni del suo MMG, rivolgersi alle reti specializzate nella terapia del dolore e presenti sul territorio regionale e richiedere allo specialista della rete il rilascio del Piano Terapeutico come previsto dal DM 2015, ricevendo il medicinale a carico del Sistema Sanitario Regionale. È un percorso inverso rispetto a quanto succede all’estero dove è il MMG a presentare il paziente alle cliniche specializzate, ma faremo tutti gli sforzi necessari per raggiungere questo ambizioso obiettivo.
A questi si aggiungeranno l’inserimento nel poliambulatorio di Milano (Hub Clinn) di ulteriori figure professionali – quali Fisiatra, Fisioterapista, Reumatologo e medici specializzati nella Terapia del Dolore – e lo sviluppo del Network Clinn sul territorio nazionale identificando dei medici prescrittori a livello regionale attraverso i quali saremo vicino ai nostri Pazienti una volta che ci saremo lasciati alle spalle la pandemia in corso.
In ultimo stiamo realizzando un software per la raccolta dati dei parametri dei pazienti per partecipare a programmi di ricerca scientifica oltre che per migliorare le informazioni cliniche per medici e pazienti e stiamo pensando al rilascio di una card a tutti i nostri pazienti che permetta agli stessi di esibirla alle autorità giudiziarie in caso di controlli.
Martina Sgorlon