Salve mi mi chiamo XXXXX ho 65 anni e una cirrosi cronica da molti anni, stamani mi hanno incontrato un nodulo al fegato e la possibilità di dover subire un trapianto sono già a conoscenza dalle proprietà della cannabis ma vorrei capire con che dosaggi di cbd e di thc.
Cirrosi Epatica e nodulo al fegato
Salve,
grazie per aver condiviso la sua situazione. Riguardo all’uso della cannabis medica, è importante inquadrare la questione nel contesto della tua patologia. Il fegato svolge un ruolo chiave nel metabolismo dei cannabinoidi, quindi in un paziente con cirrosi è fondamentale valutare attentamente dosaggi, proporzioni tra CBD (cannabidiolo) e THC (tetraidrocannabinolo) e possibili interazioni con altre terapie farmacologiche. Per quanto riguarda i dosaggi non esiste una risposta valida per tutti, poiché il dosaggio ottimale dipende da diversi fattori individuali come la funzionalità epatica residua, la sintomatologia e la tolleranza personale ai cannabinoidi. Tuttavia, in un quadro di cirrosi epatica avanzata, generalmente si tende a preferire preparazioni con un alto contenuto di CBD e un basso contenuto di THC, per ridurre il rischio di effetti collaterali come sedazione e alterazioni cognitive (es. rapporto CBD:THC di 20:1 o 10:1). Data la sua condizione, è fondamentale che l’utilizzo della cannabis medica sia seguito da un medico esperto in fitoterapia e patologie epatiche. L’uso di THC in eccesso può sovraccaricare il fegato e avere effetti indesiderati. Inoltre, alcuni farmaci utilizzati nei pazienti con cirrosi (come i beta-bloccanti, gli anticoagulanti o i farmaci per l’encefalopatia epatica) possono interagire con i cannabinoidi. Infine in caso di un trapianto di fegato, va considerato che il THC potrebbe interagire con farmaci immunosoppressori influenzandone il metabolismo.
Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti, resto a disposizione. Un caro saluto e un augurio di forza per il percorso che sta affrontando.
