I benefici del CBD per dare un impulso positivo alla qualità della vita
Il termine menopausa deriva dal greco men (mese) e pausis (fine) e indica quindi, per definizione, l'ultima mestruazione della donna.
Clinicamente, però, la menopausa fa parte di un periodo più lungo, chiamato climaterio, che inizia alcuni anni prima della fine del ciclo mestruale (naturalmente questo periodo è variabile da donna a donna), è caratterizzato da cambiamenti dell'attività delle ovaie contrassegnato dalle prime avvisaglie della menopausa incipiente (irregolarità mestruali e disturbi vasomotori, come le “vampate”) e termina 12 mesi dopo l’ultima mestruazione.
La postmenopausa rappresenta il periodo successivo alla data dell’ultimo ciclo mestruale: le donne trascorrono un terzo della loro vita nella fase postmenopausale. La menopausa prima dei 40 anni di età viene definita menopausa precoce (una condizione sperimentata dall’1% della popolazione femminile). La menopausa chirurgica è invece quella condizione che sopraggiunge quando la donna subisce una ovariectomia bilaterale, ovvero l’asportazione di entrambe le ovaie, eventualmente eseguita durante l’isterectomia (ossia la rimozione chirurgica dell’utero). La scomparsa delle mestruazioni è soltanto una dei segni più evidenti della menopausa, ma non certo il mutamento più importante che avviene nel corpo della donna. Tutto parte dall'interruzione dell'attività ovarica e quindi della fertilità. Il progressivo esaurirsi della produzione di ormoni femminili altera un equilibrio che ha accompagnato la donna per tutta l'età fertile: provoca disturbi e malesseri e attenua, fino ad annullarlo, quel "privilegio biologico" (nei confronti del maschio) che l'aveva protetta da molte malattie, per esempio quelle cardiovascolari.
L'ecosistema della flora batterica vaginale è l'esempio classico di come la carenza di estrogeni determini profondi cambiamenti nell’estroboloma.
Con il calo di estrogeni si riduce lo spessore dell'epitelio vaginale e della concentrazione di glicogeno vaginale di cui i lattobacilli di Doderlein sono ghiotti e la sua carenza porta anche ad una riduzione della popolazione lattobacillare che determina lo squilibrio microbiotico vaginale e del relativo pH alla base di molte patologie urogenitali della menopausa esempio le cistiti e vulvovaginiti batteriche ricorrenti.
Gli estrogeni e il progesterone oltre all'azione sugli organi genitali, influiscono su tutto l'organismo e su numerosi processi vitali: il cervello, il cuore, la pelle, il sistema nervoso, le ossa, il metabolismo dei grassi, la vita delle ossa.
I disturbi correlati alla menopausa sono di natura sia neurovegetativa che psicoaffettiva. Tra i primi, il sintomo di gran lunga più frequente è rappresentato dalle vampate di calore (oltre il 70% dei casi), accompagnate da palpitazioni improvvise, tachicardia e profuse sudorazioni che lasciano un senso di spossatezza e prostrazione. Le vampate, da poche e saltuarie a numerose nell’arco della giornata, s’intensificano e diventano particolarmente fastidiose nelle ore notturne provocando insonnia.
I disturbi di natura psicoaffettiva sono irritabilità, umore instabile, affaticamento, ansia, demotivazione, concentrazione e memoria ridotte, diminuzione del desiderio sessuale.
In alcuni casi, la sintomatologia si manifesta prima della cessazione delle mestruazioni; talora è sfumata o manca del tutto, perché l’organismo, proprio attraverso le ovaie o le ghiandole surrenali o il tessuto adiposo, producono quantità di estrogeni piccole ma sufficienti ad impedire il manifestarsi dei disturbi.
Il quadro non sembra dei più rosei per noi donne... ma per fortuna dalla natura possiamo trarre numerosi aiuti che possono supportarci per vivere questo cambiamento riducendo i "side effects" consentendoci di vivere appieno ogni giorno.
Lo sapevate che la menopausa è uno dei tre principali motivi per cui le donne assumono il CBD? Gli altri due sono il ciclo mestruale e il sesso.
Tra le conseguenze della menopausa ci possono essere dolori ai muscoli e alle articolazioni, causati dal calo di estrogeni. Grazie alle sue comprovate proprietà antinfiammatorie, il CBD rappresenta un efficiente strumento per aiutare ad alleviare tali disturbi. Inoltre, per le donne in menopausa, è molto comune provare ansia e depressione.
Il CBD può essere integrato nella propria routine quotidiana per attivare i recettori della serotonina, e a differenza di molti farmaci antidepressivi, presenta minori effetti collaterali.
Infine il CBD può essere un vero toccasana per le vampate di calore. Tale disturbo è spesso oggetto di luoghi comuni e commenti ironici, pur non essendoci nulla di divertente. Le vampate di calore possono infatti compromettere la qualità della vita di molte donne. Non a caso le vampate vengono associate anche a tachicardia, ipertensione e insonnia. Se persistono, ne soffre il lobo limbico, una zona del cervello fondamentale per l’umore. Il CBD agendo direttamente sui recettori che producono serotonina, è in grado di alleviare i disturbi mentali provocati dalle vampate di calore.
E il sesso in menopausa?
Per raggiungere l’orgasmo, la donna deve raggiungere possibilmente uno stato di rilassamento accompagnato da una forte eccitazione sessuale.
Alcune donne sperimentano vari espedienti per sollecitare la libido e lasciare stress e ansia fuori dall’atto sessuale. Tuttavia, l’uso di sex toys ed altri escamotage possono risultare forzati e macchinosi.
Sebbene le ricerche sugli effetti del CBD sulla libido siano ancora allo stadio iniziale, si deve considerare che i primi risultati ottenuti sono decisamente promettenti. In un recente sondaggio, condotto dal sito “Remedy Review”, sono state raccolte le opinioni di uomini e donne che hanno deciso di provare il CBD durante il sesso: la maggior parte di loro (più del 75%) ha ammesso di aver provato più piacere durante il sesso.
Inoltre il 65% degli intervistati ha notato una riduzione dell’ansia da prestazione e un aumento della libido. La maggior parte delle donne intervistate ha dichiarato di aver impiegato meno tempo del solito a raggiungere l’orgasmo.
Le proprietà rilassanti del CBD consentono infatti alla donna di raggiungere l’apice del piacere con maggiore facilità e in tempi più brevi. Inoltre il CBD allevia irritazioni e bruciori vaginali che alcune donne percepiscono, durante il rapporto sessuale. Il CBD può essere di conforto anche per gli spasmi muscolari vaginali, aiutando la distensione dei muscoli e, al contrario di molti farmaci, non causando la secchezza delle parti intime. Si può quindi concludere che il CBD rappresenta un ottimo strumento che agisce sulle disfunzioni sessuali tipiche femminili.
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