Carlo Erba: la cannabis prima della galenica moderna

Carlo Erba: la cannabis prima della galenica moderna

Carlo Erba, pioniere e figura di spicco nella farmacia italiana

La storia della cannabis come medicinale è lunga e complessa, risalente a secoli prima dell'avvento della galenica moderna. Un pioniere in questo campo è stato Carlo Erba, una figura di spicco nella storia della farmacia italiana. Questo articolo esplora l'uso della cannabis in farmacia prima della moderna galenica, concentrandosi sul contributo di Carlo Erba e su come la cannabis sia stata utilizzata e percepita nel passato.

Carlo Erba: tra chimica e farmacia

Carlo Erba (1811-1888) è stato un chimico e farmacista italiano che ha rivoluzionato la farmacia italiana del XIX secolo. Fondò la prima grande azienda farmaceutica italiana, che portava il suo nome, e introdusse numerose innovazioni nella produzione e distribuzione di medicinali. Erba era noto per la sua attenzione alla qualità e alla standardizzazione dei farmaci, elementi considerati altamente pionieristici per l'epoca. Infatti la standardizzazione dei farmaci, cioè la capacità di produrre medicinali con dosaggi consistenti e prevedibili, era un concetto relativamente nuovo in quel periodo.

La cannabis nelle farmacie del XIX secolo

Nel XIX secolo, la cannabis era già conosciuta per le sue proprietà terapeutiche. In Europa, la pianta era utilizzata per trattare una varietà di condizioni, tra cui dolore, spasmi muscolari, convulsioni, nausea e insonnia. La cannabis era inclusa in molti preparati farmaceutici e veniva prescritta regolarmente dai medici.

La cannabis è stata introdotta nella medicina occidentale attraverso i resoconti dei medici che viaggiavano in India e in altre parti del mondo dove la pianta era utilizzata da secoli per scopi medicinali. Uno dei più noti promotori della cannabis in medicina occidentale fu William Brooke O'Shaughnessy, un medico irlandese che lavorò in India. Nel 1839, O'Shaughnessy pubblicò un articolo dettagliato sulle proprietà terapeutiche della cannabis, descrivendo il suo uso per trattare una serie di condizioni, tra cui reumatismi, convulsioni, e spasmi muscolari. A seguito delle osservazioni di O'Shaughnessy, la cannabis fu inclusa in diverse farmacopee europee e americane. Nel corso del XIX secolo, la cannabis era comunemente prescritta dai medici per trattare diverse condizioni mediche. Preparati a base di cannabis erano disponibili in diverse forme, come tinture, estratti e pillole.

Carlo Erba e l'innovazione farmaceutica

Carlo Erba fu uno dei primi a riconoscere il potenziale della cannabis come medicamento in Italia. Egli introdusse infati preparazioni a base di cannabis, utilizzando metodi di estrazione che garantivano la purezza e l'efficacia del prodotto. I suoi laboratori producevano tinture, estratti e altri preparati galenici contenenti cannabis, che venivano venduti nelle farmacie di tutto il paese.

Erba non si limitò a sfruttare le conoscenze tradizionali; innovò anche i processi produttivi. Ad esempio, utilizzò tecniche avanzate di estrazione e distillazione per isolare i principi attivi della cannabis, garantendo prodotti standardizzati. Questo approccio scientifico rappresentava un grande passo avanti rispetto alle pratiche empiriche del passato.

Le tinture di cannabis erano prescritte per alleviare il dolore cronico e acuto, mentre gli estratti venivano utilizzati per trattare condizioni neurologiche come l'epilessia. La cannabis era anche impiegata come sedativo e per trattare disturbi gastrointestinali.

Le farmacie che vendevano i prodotti di Carlo Erba beneficiavano della sua reputazione di qualità e innovazione. I pazienti potevano contare su farmaci efficaci e sicuri, un aspetto cruciale in un'epoca in cui la standardizzazione dei medicinali era ancora agli albori.

Il declino e la rinascita della cannabis medica

Con l'inizio del XX secolo, l'uso medico della cannabis iniziò a declinare a causa di vari fattori, tra cui la regolamentazione più severa delle sostanze psicoattive e l'avvento di nuovi farmaci sintetici. Tuttavia, la riscoperta delle proprietà terapeutiche della cannabis alla fine del XX secolo ha portato a una rinascita dell'interesse scientifico e medico per la pianta.

Oggi, la cannabis è nuovamente riconosciuta come un'importante risorsa terapeutica, basti pensare agli oltre 32mila studi scientifici pubblicati negli ultimi 10 anni, e i progressi nella galenica moderna hanno permesso di sviluppare preparati ancora più efficaci e sicuri. Tuttavia, il lavoro pionieristico di Carlo Erba rimane una pietra miliare nella storia della cannabis medica.

* L'immagine mostra il laboratorio di ricerca presso gli stabilimenti Carlo Erba di Milano - Archivio Carlo Erba

30 maggio 2024
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