Cannabis terapeutica in Francia: l'incertezza politica costa cara ai pazienti

Cannabis terapeutica in Francia: l'incertezza politica costa cara ai pazienti

La cannabis terapeutica in Francia continua il suo percorso sperimentale, senza essere integrata nel sistema sanitario

Negli ultimi anni, la Francia ha intrapreso un cammino complesso verso l'integrazione della cannabis terapeutica nel proprio sistema sanitario. Nonostante le iniziali speranze, il percorso è stato caratterizzato da numerose sfide e incertezze che hanno messo alla prova pazienti, medici e istituzioni.

Cannabis terapeutica in Francia: l'inizio della sperimentazione

Nel 2021, l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza dei Medicinali e dei Prodotti Sanitari (ANSM) ha avviato una sperimentazione sulla cannabis terapeutica, coinvolgendo circa 3mila pazienti affetti da patologie gravi e resistenti ai trattamenti convenzionali. L'obiettivo era valutare l'efficacia clinica dei prodotti a base di cannabis e testare la fattibilità logistica della loro distribuzione controllata. Questa iniziativa rappresentava una speranza concreta per coloro che soffrivano di dolore neuropatico cronico, alcune forme di epilessia, sintomi legati al cancro, necessità di cure palliative e sclerosi multipla. 

Le prime difficoltà e le conseguenze per i pazienti

Nonostante le buone intenzioni, la sperimentazione ha incontrato ostacoli significativi. La mancanza di una posizione politica chiara ha rallentato l'estensione del programma, e i recenti cambiamenti all'interno del governo hanno ulteriormente complicato la situazione. La cannabis terapeutica è finita in secondo piano rispetto ad altre questioni ritenute più urgenti. La Società Francese per lo Studio e il Trattamento del Dolore (SFETD) ha lanciato l'allarme, esortando i decisori ad agire rapidamente per evitare un vuoto giuridico e logistico che priverebbe i pazienti di cure essenziali. 

L'incertezza ha avuto ripercussioni dirette sui pazienti. Molti, che avevano trovato sollievo grazie alla cannabis terapeutica, si sono ritrovati di fronte alla prospettiva di un'interruzione improvvisa del trattamento. Questo ha sollevato preoccupazioni riguardo a una possibile recrudescenza del dolore e all'insorgenza di sintomi di astinenza. L'ANSM ha chiesto di non prescrivere più infiorescenze nel periodo transitorio, ad eccezione dei pazienti in situazioni palliative, e di interrompere gradualmente il trattamento nei pazienti attuali.

Il futuro incerto

Oltre agli aspetti medici, la questione della cannabis terapeutica solleva importanti interrogativi economici e sociali. L'adozione definitiva potrebbe stimolare l'economia, con investimenti nella ricerca e nella produzione di medicinali a base di cannabis, creando posti di lavoro e opportunità. Socialmente, garantire un accesso continuo a questi trattamenti rafforzerebbe la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario e contribuirebbe a ridurre lo stigma associato all'uso medico della cannabis.

Nonostante il dibattito in corso, il futuro della cannabis terapeutica in Francia rimane incerto. Senza un'azione rapida e decisa, i progressi ottenuti potrebbero essere vanificati, lasciando migliaia di pazienti nell'incertezza e nella sofferenza. La speranza è che le autorità competenti riconoscano l'importanza di questo trattamento e adottino misure per garantirne l'accesso a chi ne ha bisogno.

Nel gennaio di quest’anno sarebbe dovuta terminare la sperimentazione avviata, per far rientrare la cannabis tra le terapie accreditate, ma, attualmente, non ci sono certezze. Ufficialmente il governo ha prorogato la sperimentazione della cannabis terapeutica fino al giugno 2025, mentre il nuovo Primo Ministro François Bayrou, ha già difeso la cannabis a scopo terapeutico e ha dichiarato all’AFP che avrebbe reso nota “presto” la sua posizione.

29 gennaio 2025
Altro da leggere
AttenzioneLe informazioni su questo sito sono presentate a solo scopo informativo, non possono costituire in alcun caso la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Pertanto non possono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente o la visita specialistica. Leggi il Disclaimer