Cannabis e medicina integrata per curare le persone, oltre i sintomi

La dottoressa Chiara Liberati illustra le potenzialità dell'approccio della medicina integrata

"La medicina integrata e complementare viene considerata troppo spesso come priva di un razionale scientifico e che si contrappone a quella tradizionale. In realtà fa proprio l'opposto, andando a integrarsi con la medicina tradizionale per cercare di colmare quei gap che sono carattersitici della medicina convenzionale". La dottoressa Chiara Liberati, specialista in neurochirurgia e cure palliative, nonché direttore sanitario di Clinn, introduce così l'argomento. 

Nello spiegare a che cosa ci si riferisce quando si parla di medicina integrata la dottoressa sottolinea: "Ad esempi la medicina tradizionale cinese, e quindi l'agopuntura, la medicina ayrvedica della tradizione indiana, l'omeopatia e l'immunotossicologia, tutto il filone della nutraceutica e della fitoterapia, e, non da ultimo, un fitocomplesso, estremamente importante, e cioè la cannabis terapeutica, che si inserisce a 360 gradi nella medicina integrata, in quanto la sua versiatilità di applicazione consente al medico prescrittore di avvalersi di questa terapia in una vasta gamma di patologie".

Se vuoi approfondire l'argomento, guarda la puntata integrale del webinar dedicato a cannabis e medicina integrata con la dottoressa Liberati e la dottoressa Elisabetta Camporese, esperta in PNEI (Psico Neuro Endocrino Immunologia). 

19 luglio 2024
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