La Camera ha approvato il ddl per l'uso terapeutico della cannabis. Il provvedimento ha ottenuto 317 sì, 40 i deputati contrari e 13 astenuti. Durante la lunga discussione di ieri sono stati respinti gli emendamenti di M5s e Sinistra italiana che chiedevano la legalizzazione della cannabis tout court, come nello spirito originario della proposta di legge, grazie ai voti della maggioranza e del centrodestra.
Bocciato anche l'emendamento a voto segreto, che chiedeva di autorizzare i pazienti in possesso di regolare ricetta medica, di poter coltivare 4 piante di cannabis per le proprie patologie: 191 voti a favore e 207 contro, con uno scarto di soli 16 voti.
Secondo Benedetto della Vedova: "La proposta di legge in materia di cannabis terapeutica in discussione alla Camera non serve praticamente a niente, se non a eludere il tema della legalizzazione e a istituire un monopolio di fatto per la produzione di cannabis a fini medici in capo allo Stabilimento farmaceutico-militare di Firenze, che non riuscirà a coprire il fabbisogno dei pazienti italiani, alla merce' delle forniture a singhiozzo di prodotti di importazione".
Ora la legge passerà al Senato. Tra i punti che potrebbero dare una mano ai pazienti la legge prevede l'aumento di produzione di cannabis a Firenze e la prescrizione a carico del servizio sanitario nazionale per superare le differenze create dalle leggi regionali. Tra i punti negativi l'appesantimento della burocrazia per la prescrizione che dovrà durare al massimo 3 mesi.
Redazione di cannabisterapeutica.info