Sono passati due anni da quando in Emilia-Romagna è stata approvata una legge regionale che regola la prescrizione dei farmaci a base di cannabis ed ora, con la delibera firmata ad inizio agosto, prende il via la nuova legge. La Regione ha stanziato 1 milione di euro per coprire i costi dei farmaci e l'erogazione a carico del servizio sanitario regionale è prevista a partire all'1 settembre ma solo per le riduzione del dolore in favore di pazienti affetti da sclerosi multipla e del dolore neuropatico cronico in pazienti con resistenza ai trattamenti convenzionali. Tutti gli altri casi saranno a carico del cittadino.
La prescrizione dei trattamenti con preparati vegetali a base di cannabis potrà essere effettuata da tutti i medici iscritti all'ordine professionale: sia dipendenti, sia convenzionati con il servizio sanitario regionale, sia liberi professionisti. Tutti però dovranno essere iscritti al portale Sole, dove la Regione ha messo a disposizione in formato digitale una scheda di prescrizione della cannabis. A fini statistici, infatti, la ricetta dovrà essere integrata con i dati anonimi del paziente relativi a età, sesso, posologia ed esigenza di trattamento. Tutti dati che saranno poi trasmessi al ministero della Salute per il monitoraggio, come prevede il decreto ministeriale del novembre 2015. Il medico potrà prescrivere un quantitativo di cannabis fino a coprire un massimo di 30 giorni di terapia. La ricetta dovrà essere rinnovata volta per volta.
La Regione ha inoltre definito il percorso per la prescrizione e la dispensazione dei farmaci a base di cannabinoidi, in modo da "favorire il corretto e omogeneo comportamento dei professionisti" in Emilia-Romagna. Una volta valutate le condizioni cliniche del paziente, il medico dovrà raccogliere il suo consenso per il trattamento a base di cannabis terapeutica, ma solo "dopo averlo adeguatamente informato" su tutti gli aspetti, tra cui "proposta terapeutica, benefici attesi, modalità e tempi di somministrazione della cannabis, possibili effetti collaterali" e anche "rivalutazione della terapia stessa". Il consenso dovrà essere raccolto di nuovo nel caso di ulteriore prescrizione allo stesso paziente da medico diverso".
Redazione cannabisterapeutica.info