Pubblicati i risultati della fase 2 dei test clinici per un farmaco cannabinoide di GW Pharmaceuticals contro la colite ulcerosa. Buona efficacia ma sembra necessaria una riduzione del tasso di THC. Questa fase di test consisteva in uno studio a controllo doppio cieco e con placebo dell’estratto GWP42003 ad alto tasso di CBD e contenuti minori di THC e altri cannabinoidi. Lo studio è stato condotto su 60 pazienti adulti affetti da colite ulcerosa e refrattari alle cure con salicilati o terapie immunosoppressive. L’assunzione è avvenuta per via orale con capsule e i risultati finali riguardano un numero ridotto di pazienti a causa delle rinunce per gli effetti di distorsione percettiva derivati dal THC.
La recessione della patologia calcolata in punteggio Mayo si è verificata nel 41% dei pazienti a cui si è somministrato il farmaco, contro il 30% dei soggetti a cui si è somministrato placebo. I pazienti sottoposti al farmaco hanno dichiarato miglioramenti nel 93% del casi contro il 60% del gruppo placebo. Il dottor Peter Irving del Guy’s Hospital di Londra, che ha condotto lo studio, ha sottolineato l’urgenza di un farmaco per pazienti con leggeri o moderati casi di colite ulcerosa che hanno risposto negativamente ai farmaci di primo soccorso. Il ricercatore ha poi dichiarato che i risultati di questo studio portano nuove evidenze cliniche sull’efficacia di un ciclo clinico completo del farmaco GWP42003 in sostituzione di farmaci a maggior effetto collaterale, come gli steroidi.
Stephen Wright, direttore ricerca e sviluppo di GW Pharmaceuticals ha confermato la soddisfazione per i risultati di questo test clinico e la continuazione della ricerca su questo farmaco sulla base dei nuovi dati, ammettendo che la tollerabilità relativamente bassa dimostrata da molti pazienti suggerisce un’ulteriore riduzione dei contenuti di THC. L’estratto di cannabis GWP42003 si trova in fase di test anche per glioma, ischemie neonatali e schizofrenia, mentre il Sativex già in commercio per la spasticità è ora in sperimentazione fase 3 clinica per il trattamento dei dolori da cancro in fase avanzata.
Riguardo alla colite ulcerosa un'ulteriore ricerca è stata invece condotta Istituto per le malattie croniche Snyder dell'Università di Calgary in Canada dove per la prima volta è stato dimostrato che i recettori CB centrali e periferici sono responsabili dell'azione protettiva e terapeutica dei cannabinoidi in modelli murini di malattie infiammatorie croniche intestinali.
Stefano Mariani