L'autismo, o più propriamente il disturbo dello spettro autistico, colpisce milioni di persone in tutto il mondo e c'è un reale bisogno di nuovi farmaci che possano aiutare con le sfide sociali e comportamentali ad esso associate. Un cannabinoide, la cannabidivarina (CBDV), mostra grandi promesse nei modelli animali preclinici del disturbo dello spettro autistico ed è attualmente in fase di test su 100 bambini.
Il Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) è caratterizzato da persistenti deficit nella comunicazione sociale, modelli di comportamento, interessi o attività limitati e ripetitivi e spesso disabilità intellettive, con una serie di comorbidità prevalenti, come disturbi del sonno, disturbo da deficit di attenzione, iperattività ed epilessia. Attualmente non è disponibile alcun trattamento efficace per i sintomi principali dell’ASD e c’è un crescente interesse per i cannabinoidi, in particolare il cannabidiolo (CBD), come monoterapia o terapia aggiuntiva.
Secondo un recente studio americano pubblicato su Pediatrics negli ultimi 20 anni in Usa in numero dei bambini affetti da autismo sarebbe cresciuto di 5 volte. Un aumento certificato anche in Italia visto che ad esempio i dati dell'Emilia Romagna dicono che negli ultimi 10 anni ci sarebbe stato un aumento del 250% dei casi: dal 2011 al 2021 è passata da 1.584 a 5.464 assistiti.
Parlando di cannabis e autismo, se per il trattamento dei sintomi il CBD si è rivelato utile in diversi studi scientifici, oggi vi raccontiamo delle potenzialità della cannabidivarina (CBDV) un cannabioide meno conosciuto ma dalle diverse proprietà terapeutiche.
CBDV: lo studio clinico in corso su 100 bambini affetti da autismo
La CBDV mostra un potenziale simile al CBD per le convulsioni, la resilienza allo stress e l'alleviamento dell'infiammazione. Inoltre, gli studi sulla CBDV dimostrano che può normalizzare la funzione cerebrale e il comportamento nelle persone con autismo, influenzando positivamente la socialità, la memoria, il sonno e riducendo l'irritabilità e i comportamenti compulsivi.
L'olio di CBDV ha mostrato un grande potenziale per il trattamento dei sintomi dell'autismo nella ricerca preclinica (comportamenti ripetitivi, irritabilità, socievolezza, qualità della vita ecc.) ed è ora in fase di esame per la sicurezza e l'efficacia nei bambini con autismo. Questa sperimentazione clinica - raccontata da High Times - è in corso su 100 bambini e adolescenti di età compresa tra 5 e 18 anni con una diagnosi di disturbo dello spettro autistico. Lo scopo principale dello studio è determinare gli effetti del CBDV sull'irritabilità nei bambini.
Cannabis e autismo: gli studi precedenti sulla CBDV
Secondo uno studio del 2019 pubblicato su Frontiers in Cellular Neuroscience che ha analizzato gli effetti della CBDV in un modello murino, i benefici del cannabinoide includono una migliore socialità e memoria a breve termine, nonché una riduzione dell'auto-cura compulsiva e dei movimenti ripetitivi. Alte dosi di CBDV si sono rivelate molto efficaci nel ripristinare la segnalazione cerebrale e i ricercatori scrivono che lo studio "fornisce prove precliniche a sostegno della capacità del CBDV di migliorare le anomalie comportamentali simili al nucleo e ai sintomi associati dell'ASD".
In un altro studio del 2019 pubblicato su Translational Psychiatry sono stati studiati gli effetti della CBDV sull'eccitazione cerebrale e l'inibizione negli adulti con e senza disturbo dello spettro autistico. I ricercatori hanno riferito che "il CBDV può 'spostare' i livelli subcorticali del metabolita eccitatorio primario del cervello, il glutammato" sia nel cervello normale che in quello autistico. Gli scienziati hanno suggerito che gli studi futuri esamineranno l'effetto del CBDV sul comportamento autistico e determineranno se il CBDV potrebbe offrire un potenziale trattamento clinico per il disturbo.
I ricercatori hanno poi scoperto che il CBDV può normalizzare la funzione cerebrale nelle persone con autismo in questo studio del 2021 pubblicato su Molecular Autism. Una grande dose di CBDV ha influenzato la chimica del cervello nei pazienti autistici adulti, alterandola verso la funzione neurotipica. Hanno incoraggiato studi futuri per vedere se la riduzione dell'iperconnettività a livelli normali è accompagnata da cambiamenti nei sintomi dell'autismo.
Infine la CBDV è stato anche studiata in una forma di disturbo dello spettro autistico nota come sindrome di Rett. In una pubblicazione di Neuropharmacology sui topi, la CBDV ha migliorato la socialità, la coordinazione motoria, la salute generale e ha normalizzato il peso cerebrale.