Sarà tra i primi a testare sui pazienti le potenzialità dei cannabinoidi contro il cancro
E' partito in Spagna uno studio clinico che indagherà le potenzialità della cannabis come coadiuvante, accanto ai trattammenti tradizionali, contro il glioblastoma. E' uno studio di fondamentale importanza perché tra i primi a testare direttamente sui pazienti le potenzialità dei cannabinoidi contro il cancro, raccontate da decine e decine di studi effettuati su cellule e su cavie animali.
E la seconda buona notizia è che sarà portato avanti anche dal dottor Guillermo Velasco, grande esperto in materia che lavora presso l'Università Complutense di Madrid, la stessa dove studiano e lavorano altri due mostri sacri in materia: la dottoressa Cristina Sanchez, molto attiva con diverse pubblicazioini in tema, e il dottor Manuel Guzman, pioniere moderno di questo campo di ricerca con uno studiio del 2000 che resta ancora oggi una spartiacque nella ricerca, scaricato, letto e citato migliaia e migliaia di volte, in cui il THC venne utilizzato sui topi affetti proprio da tumore cerebrale: eliminò i tumori in un terzo delle cavie trattate mentre un altro terzo di esse visse “significativamente più a lungo”.
La cannabis per trattare il glioblastoma
Il 5 settembre il primo paziente è entrato nell'Ospedale Universitario 12 de Octubre in Spagna e, nei prossimi 18 mesi, lo studio indagherà l’effetto antitumorale sinergico osservato nella fase preclinica della combinazione di Δ9-tetraidrocannabinolo (THC) e cannabidiolo (CBD) con trattamenti antitumorali tradizionali utilizzando temozolomide e radioterapia.
Condotto in otto centri medici specializzati in neuro-oncologia in Spagna, lo studio recluterà 30 pazienti e sarà guidato dallo stimato ricercatore coordinatore Dr. Juan Manuel Sepúlveda Sánchez di GEINO e con la collaborazione di MFAR, che si dedica alla ricerca clinica.
I partner coinvolti sono scienziati dell'Università Complutense di Madrid, il fornitore canadese di cannabis terapeutica Tilray Medical che fornisce il prodotto di grado farmaceutico per la sperimentazione (THC/CBD, 1:1, p.o.) e l'organizzazione benefica Medical Cannabis Bike Tour Foundation che è fornire finanziamenti indipendenti per la sperimentazione.
Uno studio finanziato dall'attivismo
Nel 2013 il Medical Cannabis Bike Tour ha iniziato a raccogliere fondi per sostenere il lavoro del team dell'Università Complutense dove il dottor Manuel Guzmán e il dottor Guillermo Velasco stavano studiando gli effetti dei cannabinoidi sulle cellule tumorali e il potenziale come trattamento per il glioblastoma.
L'idea del Medical Cannabis Bike Tour è nata da Luc Krol della seedbank Paradise Seeds e da Matej Munih di Snail Rolling Papers e nel corso dei tour in bicicletta svoltisi in Spagna (x2), Olanda/Germania/Belgio, Slovenia/Italia, Repubblica Ceca/Austria sono stati raccolti oltre 400mila euro.
I partner coinvolti
Il coinvolgimento di GEINO (Gruppo spagnolo di ricerca neuro-oncologica) ha aperto la strada affinché la sperimentazione diventasse realtà, con Tilray Medical che si è unita per fornire prodotti a base di cannabis medica THC e CBD certificati EU-GMP da somministrare ai pazienti.
Denise Faltischek, Chief Strategy Officer e Responsabile del business internazionale di Tilray, ha dichiarato: “Questo studio rivoluzionario è più di un’opportunità per Tilray; è un faro di speranza per i pazienti affetti da glioblastoma. Il nostro ruolo in questa iniziativa amplifica il nostro impegno nella ricerca medica, portandoci un passo avanti verso lo sblocco del pieno potenziale terapeutico
cannabis terapeutica”.
Il dottor Juan Sepulveda (GEINO) ha sottolineato che: “Da più di 15 anni si stanno accumulando prove biologiche che i cannabinoidi hanno attività antitumorale nei tumori cerebrali più aggressivi, i glioblastomi. Tuttavia, non sono stati condotti studi clinici per dimostrare questa ipotesi nei pazienti, forse a causa dello scarso interesse commerciale per questi farmaci. Con questo studio clinico possiamo finalmente studiare l'effetto dei cannabinoidi sui tumori che non hanno un trattamento molto attivo. Con questo studio contribuiamo a offrire ai nostri pazienti una nuova opzione, ma anche ad aprire una strada terapeutica".
Infine il dottor Guillermo Velasco dell'Università Complutense di Madrid ha dichiarato: “Questo studio rappresenta una pietra miliare cruciale nello studio dell’azione antitumorale dei cannabinoidi, un progetto a lungo termine che abbiamo sviluppato ormai da più di 20 anni. Partendo dalle osservazioni iniziali, quasi fortuite, secondo cui il Δ9-tetraidrocannabinolo (THC) ha la capacità di promuovere la morte delle cellule di glioma, il nostro lavoro ci ha portato a comprendere il meccanismo attraverso il quale i cannabinoidi esercitano le loro azioni antitumorali nelle cellule tumorali cerebrali. Allo stesso modo, i nostri studi preclinici su modelli animali hanno dimostrato un promettente effetto antitumorale sinergico combinando Δ9-tetraidrocannabinolo (THC) e cannabidiolo (CBD) con temozolomide, contribuendo così a gettare le basi scientifiche per lo sviluppo di questo studio clinico. Come scienziato di base, essere in grado di tradurre le nostre scoperte in qualcosa di potenzialmente utile per i pazienti è la massima aspirazione e quindi siamo entusiasti di vedere che lo studio sta iniziando. Siamo estremamente grati a tutti coloro che hanno reso possibile questa sperimentazione, inclusi i nostri partner in questo entusiasmante progetto a lungo termine: Medical Cannabis Bike tour, GEINO, Tilray e MFAR, nonché i ricercatori passati e presenti nel nostro gruppo e tutti i nostri collaboratori nazionali e internazionali . Ci auguriamo che i risultati dello studio contribuiscano a fornire una nuova speranza e un’opzione terapeutica per i pazienti affetti da glioblastoma”.