"Il cannabidiolo (CBD) potrebbe essere efficace nel trattamento delle psicosi: i pazienti trattati con il CBD hanno mostrato una significativa riduzione dei sintomi e gli psichiatri che li seguivano li hanno valutati come migliorati nel complesso". E' la conclusione alla quale è giunto Philip McGuire, il ricercatore che ha guidato un nuovo studio clinico presso il King’s College London’s Institute of Psychiatry, Psychology & Neuroscience su pazienti con psicosi trattati con CBD.
Nello studio, 88 pazienti affetti da schizofrenia hanno ricevuto CBD o placebo per sei settimane, insieme al loro attuale farmaco antipsicotico. In precedenza e in seguito, gli scienziati hanno valutato i sintomi, il funzionamento e le prestazioni cognitive, e gli psichiatri dei pazienti hanno valutato complessivamente la loro condizione generale.
Dopo 6 settimane di trattamento, rispetto al gruppo placebo, il gruppo trattato con CBD presentava livelli più bassi di sintomi psicotici. I pazienti che hanno ricevuto CBD hanno anche mostrato miglioramenti nella performance cognitiva e nelle condizioni generali. Inoltre, secondo i ricercatori, il CBD è stato ben tollerato.
Nelle le conclusioni dello studio si legge che: "Questi risultati suggeriscono che il CBD ha effetti benefici nei pazienti con schizofrenia. Poiché gli effetti del CBD non sembrano dipendere dagli antagonisti dei recettori della dopamina, questo composto può rappresentare un nuovo tipo di trattamento per il disturbo".
Secondo gli autori il punto di partenza è che diverse ricerche scientifiche sia negli animali che nell'uomo indicano che il cannabidiolo (CBD) abbia proprietà antipsicotiche e gli autori hanno valutato la sicurezza e l'efficacia della CBD in pazienti con schizofrenia. Ad esempio In questo studio pubblicato sulla rivista Neuropsychopharmacology nel 2014, ricercatori olandesi e britannici avevano preso in cosiderazione 66 studi precedenti su CBD e psicosi, ed avevano concluso che il composto offre una serie di vantaggi rispetto ai farmaci attualmente utilizzati. Gli autori sottolineavano che il CBD, a differenza della grande maggioranza dei farmaci, sembra non avere effetti collaterali evidenti e nessuna dose letale. E diverse evidenze scientifiche, compresi gli studi su animali e pazienti umani, supportano la sua efficacia come antipsicotico.
Redazione di cannabisterapeutica.info