Pazienti e operatori sanitari segnalano da tempo l'irreperibilità sul mercato del farmaco Bediol, un medicinale a base di cannabis importato dall’Olanda, dalle proprietà calmanti e sedative, la cui efficacia potenzia l'azione analgesica del Thc, riducendone, nello stesso tempo, gli effetti collaterali.
E così l'associazione Luca Coscioni si è fatta carico di queste istanze e dalle loro sollecitazioni è nata un'interrogazione parlamentare firmata dai senatori Lo Giudice, Manconi, Battista. Cirinnà, Dirindin, Ferrara Elena, Mastrangeli, Puppato, Ricchiuti e diretta al ministro della salute Lorenzin. Lo scopo è, come si legge dal comunicato dell'associazione, "segnalare il problema e conoscere le motivazioni o le problematiche che hanno bloccato le importazioni dall'Olanda del Bediol; quali misure si intendano adottare affinché sia garantita la continuità terapeutica per i pazienti attualmente in trattamento con tale medicina; o per garantire con continuità l'accessibilità da parte dei pazienti del Bediol, o medicinali analoghi, per le nuove terapie, in considerazione del fatto che per alcune patologie o pazienti, quali quelli pediatrici, esso rappresenta l'unico tipo di cannabinoide prescrivibile”.
Il dottor Vidmer Scaioli, consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni e neurologo in servizio all'Istituto Besta di Milano, ha così commentato l'accaduto: "si è verificato un parziale sia pure significativo ‘miglioramento’ del problema segnalato, ma non è un vero sblocco. Alcune farmacie, almeno tre al momento, ma potrebbero essere qualcuna in più, che avevano in sospeso un numero di pazienti con relative prescrizioni, sono riuscite ad acquistarne un quantitativo sufficiente, attraverso canali non meglio chiariti. La situazione resta in generale confusa sia per quanto riguarda il Bediol che anche il Bedrocan. Continuano a giungermi notizie di farmacie che sono rimaste senza per circa un mese. Spero che la ministra Lorenzin voglia prender in considerazione quanto richiesto dai senatori Lo Giudice, Manconi e altri perché ne va del diritto alla salute di migliaia di persone".
Redazione Cannabisterapeutica.info