Il dr. Kyle Kingsley. Ceo di Vireo Health
Era il 2013 quando un rabbino ortodosso di spicco della città israeliana di Mazkeret Batya, a sud di Tel Aviv, aveva emesso una sentenza religiosa che dichiarava la cannabis terapeutica come kosher e quindi conforme ai dettami religiosi che regolano la dieta e la nutrizione degli ebrei osservanti. E' di oggi invece l'annuncio di un'azienda che presto offrirà i primi prodotti kosher certificati derivati dalla cannabis.
Vireo Health ha infatti spiegato in un comunicato che i loro prodotti - non da fumare - sono stati certificati dalla legge sull'alimentazione ebraica dell'Unione Ortodossi, sottolinenando come sia la prima volta che dei derivati dalla cannabis terapeutica siano ritenuti kosher.
L'Unione ortodossa ha spiegato la certificazione è stata rilasciata dopo aver ispezionato le strutture dell'azienda in gradi di garantire che la cannabis fosse stata coltivata e lavorata secondo le norme kosher, che comprendono, ad esempio, impianti di coltivazione privi di insetti. L'azienda ha spiegato che la certificazione aiuterà i pazienti della popolazione ebraica di New York, la più grande all'interno degli Usa e che il programma inizierà il 7 gennaio.
"Siamo soddisfatti di concedere la certificazione kosher per Vireo Health riguardo a prodotti derivati dalla cannabis terapeutica a New York, che sono stati sviluppati per alleviare il dolore e la sofferenza in conformità con il New York State Compassionate Care Act", ha detto il rabbino Menachem Genack, amministratore delegato di Ortodox Union Kosher. Il rabbino ha detto che gli ebrei osservanti non devono sentirsi in colpa quando usano la cannabis per scopi medici e dovrebbero pensare ad esso come ad un mitzvah (un comandamento, ndr) o un imperativo. L'approvazione non è sorprendente come potrebbe sembrare visto che Israele, da 20 anni, è una delle nazioni più all’avanguardia nella ricerca medica sulla cannabis. Circa 20mila cittadini israeliani possiedono una prescrizione per cannabis medicinale e ogni giorno, secondo i dati del 2014, vengono autorizzati alla terapia 50 nuovi pazienti.
Dal punto di vista religioso non è la prima apertura nei confronti della cannabis terapeutica. Oltre alla dichiarazione del rabbino riportata sopra, va ricordato che anche il Dalai Lama si è dichiarato favorevole all’utilizzo della cannabis come farmaco. L’occasione è stata un dibattito di 2 anni fa sulla legalizzazione della cannabis in Messico, organizzato dall’ex presidente Vicente Fox, che da tempo sostiene che questa scelta possa aiutare il suo Paese nella battaglia ai narcos.
Redazione cannabisterapeutica.info