Non ci sarebbe alcun legame tra l'aumento di disturbi o incidenti legati a psicosi e le legalizzazioni della cannabis ad uso adulto o medico negli Stati Uniti: lo mette nero su bianco un nuovo studio da poco pubblicato su JAMA Network Open, una delle pubblicazioni dell'associazione dei medici americani.
Per arrivare a questa conclusione i ricercatori dell'Università di Filadelfia, della Stanford University e del Veterans Affairs Palo Alto Health Care System hanno analizzato l'Optum Clinformatics Data Mart Database, che contiene le richieste di rimborso commerciali e Medicare Advantage di oltre 63 milioni di individui seguiti tra il 1° gennaio 2003 e il 31 dicembre 2017. Sono stati inclusi nello studio tutti i beneficiari di età compresa tra i 16 e gli anni con almeno un mese di idoneità assicurativa durante il periodo.
La legalizzazione della cannabis non è collegata ad un aumento significativo di psicosi
Gli autori dello studio hanno utilizzato il numero di diagnosi correlate a psicosi, antipsicotici prescritti e gli iscritti per ogni mese di follow-up e hanno unito i dati con l'implementazione di politiche di livello statale sulla cannabis, dati demografici, economici e sociali e caratteristiche dello stato.
I ricercatori hanno trovato più di 7 milioni di diagnosi legate alla psicosi e hanno registrato più di 20 milioni di prescrizioni di farmaci antipsicotici nel periodo di studio. Inoltre, durante il periodo di ricerca, hanno fatto notare che in 29 Stati sono state approvate riforme sulla cannabis per uso medico o per adulti.
"In questo studio retrospettivo di coorte sui dati delle richieste di rimborso commerciali e Medicare Advantage, le politiche statali sulla cannabis medica e ricreativa non sono state associate a un aumento statisticamente significativo dei tassi di esiti sanitari legati alla psicosi".
Nella loro analisi secondaria, i ricercatori hanno riscontrato che i tassi di diagnosi correlate alla psicosi sono leggermente aumentati tra gli uomini durante il periodo di studio, in particolare tra quelli di età compresa tra i 55 e i 64 anni e tra quelli asiatici, negli Stati che consentono l'uso di cannabis per adulti rispetto a quelli che non lo consentono.
"I risultati dei modelli completamente aggiustati hanno mostrato che, rispetto a nessuna politica di legalizzazione, gli Stati con politiche di legalizzazione non hanno registrato un aumento statisticamente significativo dei tassi di diagnosi correlate alla psicosi", concludono gli autori.