Un'ampio studio osservazionale realizzato dai ricercatori australiani della University of Western Australia ha mostrato che 2 anni di trattamento con un olio di cannabis a predominanza di CBD ma contenete anche THC hanno portato ad "un miglioramento significativo in tutti i risultati clinici misurati nell'arco di due anni".
Olio di cannabis per 2 anni a 4mila pazienti: "Miglioramenti significativi in tutti i risultati clinici"
Quasi 4mila pazienti (3961 per la precisione), di età media 56 anni e dei quali il 51% erano donne, con diverse patologie e che già assumevano diversi farmaci (oltre 6 in media) hanno ricevuto una dose giornaliera di un olio contenete 10 mg di THC e 22,5 di CBD per oltre due anni.
Cannabis per il dolore cronico e patologie psichiatriche
Nello studio scientifico pubblicato su Plos One viene specificato che le indicazioni cliniche erano in maggior parte per il dolore cronico (71,9%) e poi per patologie psichiatriche (15,4%), neurologiche (2,1%) o altra diagnosi (10,7%). Il 37,3% dei pazienti ha registrato eventi avversi dei quali il 67% è stato classificato come lieve.
La cosa da sottolineare è che i ricercatori hanno registrato: "Miglioramenti statisticamente significativi in tutti gli esiti" e che "sono stati mantenuti per oltre due anni". Tra questi l'impressione clinica globale, interferenza e gravità del dolore, salute mentale (depressione, ansia e stress), insonnia e stato di salute. Da segnalare anche che, al contrario di ciò che accade di solito: "Il numero medio di farmaci concomitanti non è cambiato significativamente nell'arco di 2 anni".
I ricercatori, nell'augurarsi ulteriori futuri studi, concludono scrivendo che la cannabis medica: "si è dimostrata sicura e ben tollerata per un periodo prolungato in un'ampia e complessa coorte di pazienti".