Il CBD nel Regno Unito è un farmaco: vietata la vendita libera

Il CBD nel Regno Unito è un farmaco: vietata la vendita libera

Un cristallo di CBD Un cristallo di CBD

Il ministero della Salute del Regno Unito ha riconosciuto che il CBD, cannabinoide non psicoattivo della cannabis dalle molte virtù terapeutiche, è un farmaco e al tempo stesso ne ha vietatoogni forma di "vendita, fornitura, promozione e pubblicità". Il tutto a partire dal mese di novembre.

Una decisione dovuta al fatto che, essendo ora classificato come farmaco a tutti gli effetti, i produttori di farmaci a base di CBD dovranno ora sottostare alle norme di ricerca e standard che regolano ogni medicinale in vendita. In questo modo migliaia di pazienti, anche alle prese con tumori e altri malattie gravi, si vedranno costretti a sospendere le cure o a rivolgersi al mercato nero.

Nel così breve lasso di tempo concesso dal ministero alle aziende è infatti impossibile assolvere le pratiche previste. Non fosse altro perché un farmaco per essere autorizzato richiede anni di ricerche (e milioni di sterline di investimenti).

Fino ad oggi la vendita di prodotti a base di Cbd in Regno Unito era legale purché la confezione non facesse riferimento alle sue proprietà curative. Tuttavia i malati che lo utilizzano sono in costante aumento.

Secondo l'MHRA i pazienti che fanno uso di CBD devono fare domanda ad un operatore sanitario, specificando che: "Siamo in grado di fornire orientamenti normativi a qualsiasi società che desiderino fare domanda per una licenza."

Peter Carroll dell'associazione "End our pain", un gruppo di pazienti che fanno uso di cannabis nel Regno Unito, ha detto che "siamo d'accordo che ci sia la necessità di un maggiore controllo sul mercato del CBD per proteggere le persone da fornitori senza scrupoli e per fare in modo che la gente capisca quello che stanno assumendo". "Ma", ha aggiunto,"temiamo che questa mossa improvvisa possa provocare enormi disagi per le persone che fanno affidamento su questi prodotti. Ed è un provvedimento che porterà molte persone a cercare il CBD sul mercato nero".

Redazione cannabisterapeutica.info

29 novembre 2016
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